FOREX - La FED conferma che alzerà i tassi a marzo, Dollaro ai massimi da novembre

Cross Euro/Dollaro (1,122) al quarto ribasso consecutivo. Il Dollaro USA si è spinto ai massimi da fine novembre.
Dal primo gennaio ad oggi il biglietto verde si è rivalutato dell'1,40%.
La Federal Reserve ieri sera ha tenuto fede a quel che aveva promesso, annunciando la prossima partenza del ciclo dei rialzi del costo del denaro. I termini del comunicato non hanno sorpreso più di tanto i mercati, che infatti si sono mossi poco, fino a quando ha incominciato a parlare Jerome Powell. A quel punto, i guadagni della prima parte della seduta sono evaporati, mentre sono partite le vendite sulle obbligazioni e gli acquisti sul dollaro.
Il governatore ha chiarito che, "la situazione dell'inflazione è più o meno la stessa, ma probabilmente leggermente peggiore" dall'ultimo incontro della Fed a metà dicembre. Ha anche osservato che "ci impegniamo a utilizzare i nostri strumenti per assicurarci che l'inflazione - l'inflazione elevata - che stiamo vedendo non si rafforzi".
Questa precisazione ha rimosso gli ultimi dubbi sul numero dei rialzi dei tassi: ce ne saranno almeno quattro quest’anno.
La Fed ha confermato la svolta sui tassi, dopo due anni caratterizzati da una politica monetaria ultra espansiva per assecondare la ripresa economica.
La banca centrale si è soffermata, senza entrare nel dettaglio, anche sulla riduzione del suo bilancio, schizzato a 9.000 miliardi di dollari. Il processo - ha spiegato - sarà avviato dopo il rialzo dei tassi di interesse e sarà "prevedibile". "Forniremo più informazioni al momento appropriato" su come la Fed intende muoversi nella riduzione, ha detto Powell osservando come il bilancio è ben più grande rispetto al passato, e include anche titoli a minore durata. "Potremmo muoverci prima e più velocemente che in passato", ha aggiunto.
Pur ammettendo persistenti rischi sull'outlook che impediscono di prevedere la strada che seguirà la politica monetaria statunitense, Powell ha parlato di un'economia e di un mercato del lavoro solidi, con anche i settori più colpiti dal Covid in via di miglioramento.
Analisi Tecnica. Lo scenario macro tende ancora a favorire il Dollaro Usa con la prospettiva di ulteriori allunghi. Da monitorare: verso il basso area 1,1182, livello minimo del 26 novembre sotto il quale ci potrebbero essere nuove accelerazioni.
Operatività. Manteniamo una visione positiva sul Dollaro. La stabile discesa sotto 1,13 proietta obiettivi ambiziosi anche verso i minimi storici in area 1,06. Fino a quel livello non ci sono ostacoli grafici di rilievo, ma possiamo individuare un target intermedio intorno alla soglia psicologica di 1,10. Incrementare le posizioni in Usa alla prima chiusura sotto 1,1150.
Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Long USD Short EUR
Isin: JE00B3QQ4551
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Wisdomtree 3x Short USD Long EUR
Isin: JE00B3T3K772
Per investire senza leva sulla rivalutazione del Dollaro è disponibile il seguente:
db x-trackers II Fed Funds Effective Rate UCITS (EUR)
Isin LU0321465469
Performance da inizio 2022: +0,50%
Negli ultimi 12 mesi: +8%.
L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.
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