FOREX - Euro penalizzato dalla frenata dell'attività economica

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Il dollaro USA rimbalza di circa mezzo punto percentuale e recupera quasi del tutto la perdita accumulata a valle del maxi taglio dei tassi deciso dalla FED giovedì scorso. La settimana era terminata con un calo dello 0,7%.

Alcuni dati deludenti pubblicati in mattinata hanno evidenziato un peggioramento del quadro economico della zona euro.

L'attività economica ha subito una forte e inaspettata contrazione a settembre a causa del rallentamento del settore dei servizi e dell'accelerazione della flessione del settore manifatturiero.

L'indicatore preliminare composito Purchasing Manager's Index (Pmi) della zona euro, a cura di S&P Global, è sceso a 48,9 punti da 51,0 di agosto, per la prima volta da febbraio al di sotto della soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione. Le stime erano a 50,5.

Aumenta la preoccupazione che la zona euro si stia dirigendo verso la stagnazione.

L'indice Pmi del settore servizi è sceso a 50,5 punti da 52,9, contro stime a 52,3.

Il cambio euro dollaro si muove a poca distanza dai massimi di metà agosto, ovvero dai massimi degli ultimi due anni e mezzo. Il bilancio del 2024 è quasi invariato, considerando che il cambio era a 1,1039 il 29 dicembre 2023.

La tenuta del dollaro ha sorpreso in qualche misura gli esperti, che giustificano la resilienza con il fatto che la mossa aggressiva della FED spingerà anche le altre banche entrali ad accelerare sul taglio dei tassi e ciò potrebbe riportare i livelli dei rispettivi rendimenti in equilibrio.

Emerge infatti in modo evidente che l'economia statunitense gode ancora di uno stato di salute decisamente migliore rispetto a quello della gran parte dei paesi sviluppati.

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