FOREX - Dollaro verso il mese migliore dall'Aprile 2022

Fatto

Il Dollaro ha accumulato un guadagno intorno al +3% da inizio ottobre, che potrebbe perciò rivelarsi il mese migliore dall'aprile 2022 per il biglietto verde, che approfitta dell'aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi.

Una serie di solidi dati economici statunitensi ha suggerito che la FED può permettersi di essere paziente nel tagliare i tassi mentre gli investitori si posizionano per le elezioni presidenziali del 5 novembre. 

Le crescenti probabilità di vittoria dell'ex presidente Donald Trump stanno rafforzando il dollaro, poiché le sue politiche tariffarie e fiscali sono considerate favorevoli a uno scenario di tassi di interesse statunitensi elevati.

La scorsa settimana, la FED di Atlanta ha aumentato la sua stima per la crescita del PIL del terzo trimestre al 3,4%.

Il dollaro è salito per tre settimane consecutive e in 14 delle ultime 16 sessioni poiché una serie di dati economici positivi ha portato gli investitori a ridimensionare le aspettative sulla dimensione e la velocità dei tagli dei tassi da parte della FED.

I mercati stanno scontando una probabilità dell'87% per un taglio di 25 punti base (bps) alla riunione di novembre, con una probabilità del 13% che la banca centrale mantenga stabili i tassi, secondo lo strumento FedWatch di CME. Il mercato scontava al 100% un taglio di almeno 25 bps un mese fa, con una probabilità del 50,4% di un taglio di 50 bps. I future stimano altri 40 bps di allentamento complessivo per il resto dell'anno.

Pareri diversi si scontrano all'interno del board prima della riunione di novembre. Il presidente della FED di Kansas City, Jeffrey Schmid, ha dichiarato di essere favorevole a un ritmo più lento di riduzione dei tassi di interesse; il presidente della FED di Dallas, Lorie Logan, ha affermato lunedì di vedere ulteriori tagli graduali dei tassi in vista per la banca centrale e ha suggerito di non vedere alcuna ragione per cui la Fed non possa anche procedere con la riduzione del suo bilancio.

Sul fronte dell'Euro, i dati PMI della zona euro di giovedì potrebbero dare un'ulteriore spallata alla moneta unica se sottolineassero la cattiva situazione economica nell'area e aumentassero le scommesse sui futuri tagli dei tassi della Banca Centrale Europea.

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