FOREX - Stretta monetaria: in Europa siamo all'ultima puntata - L'analisi tecnica di websim.it
Barclays dice che la BCE si fermerà a 3,75% di tasso di deposito, poi basta rialzi per un anno, nella seconda parte del 2024 i tassi vanno giù di cento punti base

Fatto
Euro dollaro a 1,121
Il prossimo rialzo di un quarto di punto dei tassi di riferimento in Europa dovrebbe essere l’ultimo della stretta monetaria in corso, se lo aspetta l’economista di Barclays, Silvia Ardagna.
“Nella riunione della prossima settimana, ci aspettiamo che la BCE aumenti i tassi di policy di 25 pb, portando il tasso di deposito al 3,75% e il tasso di rifinanziamento principale al 4,25%”, si legge nella nota diffusa stamattina.
La BCE dovrebbe inoltre lasciare invariata l’indicazione sul piano di acquisto d’emergenza (PEPP), in base alla quale i titoli in scadenza saranno reinvestiti in modo flessibile almeno fino alla fine del 2024. Infine, Barclays ritiene che continuerà l'attuale piano di non reinvestimento dei titoli in scadenza del piano di acquisto ordinario (APP).
Basandosi su aspettative sull’inflazione più basse di quelle dell’EuroSystem diffuse a giugno, Ardagna aggiunge che la BCE dovrebbe mantenere il tasso di deposito al 3,75% per il prossimo anno, “per poi tagliarlo di 100 pb nel secondo semestre del 2024. Non prevediamo modifiche alle politiche di bilancio nei prossimi 12 mesi”.
Un'ulteriore stretta monetaria da un quarto di punto percentuale dovrebbe essere sufficiente per, mentre mosse ancora più restrittive potrebbero danneggiare l'economia della zona euro. Lo ha detto ieri sera Yannis Stournaras, banchiere centrale greco e consigliere Bce, in un'intervista a 'Cgtn Europe’.
In vista di questo appuntamento di rilievo anche per il mercato delle valute, il global market strategist di eToro, Ben Laidler, ha preso in esame gli ultimi movimenti del dollaro. Questa una delle sue annotazioni: “L’indice del dollaro USA è crollato sotto quota 100 la scorsa settimana, a causa del calo dell'inflazione statunitense che ha ridotto le aspettative di rialzo dei tassi e del rally dei titoli azionari che ha ridotto la domanda di beni rifugio.”. L’indice in esame è sceso del 12% rispetto al picco di 20 anni raggiunto a settembre, mentre l'indice più ampio ponderato per il commercio è sceso del 9%. “Prevediamo un modesto indebolimento del dollaro, a sostegno degli asset di rischio, ma con alcuni costi per i mercati esportatori europei e asiatici più esposti” si legge nella nota.
Effetto
Analisi Tecnica. Il cross ha perso vigore in prossimità delle aree di resistenze intorno a 1,12 Operatività. Riteniamo interessante sfruttare ris…
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