ESG - Snam accelera su idrogeno e trattamento delle acque

I due prodotti evoluti di Franklin Templeton, di tipo azionario, sono allineati agli obiettivi di de-carbonizzazione previsti dall’accordo globale sul clima firmato a Parigi alla fine del 2015
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Dopo Eni e Enel , c'è un altro colosso del settore energetico italiano che dimostra di aver preso sul serio la lotta al cambiamento climatico: Snam Rete gas : il gruppo ha presentato oggi il nuovo business plan al 2025 che prevede passi avanti importanti in questa direzione. 

Snam vede opportunità di investimenti per 23 miliardi di euro fino al 2030 per accelerare la crescita nelle reti, nello stoccaggio e nei progetti green necessari per svolgere un ruolo centrale nella transizione energetica.

Il piano al 2025, con una visione al 2030, prevede una iniziale crescita media annua dell'Ebitda del 4,5% per poi accelerare fino alla fine del decennio tra il 6% e l'8%. L'utile netto è stimato in crescita del 3% medio annuo nel periodo 2022-2025, con un dividendo per azione confermato in miglioramento del 5% al 2022, e successivamente con una crescita minima del 2,5% fino al 2025.

Sulle reti Snam prevede nel medio termine la realizzazione della prima rotta di trasporto di idrogeno da Nord Africa e Sud Italia ai punti di maggiore domanda. "Punteremo sempre più sullo stoccaggio e aumenteremo i nostri investimenti nei gas verdi", dichiara nella nota l'AD Marco Alverà sottolineando l'obiettivo di ridurre le emissioni legate alle attività del gruppo con un target di net-zero al 2040.

In particolare, nelle reti energetiche Snam ha identificato investimenti fino a 15 miliardi al 2030, di cui 12 miliardi nel trasporto di gas naturale e biometano e 3 nel trasporto di idrogeno. Quest'ultimo riguarderà, nello specifico, il 'repurposing' di 2.700 km di rete da Mazara del Vallo a Passo Gries e Tarvisio per il trasporto di idrogeno dall’Italia verso le aree del Nord Europa a maggiore domanda, come la Germania.

Tra il 2021 e il 2025 Snam prevede investimenti per 8,1 miliardi in infrastrutture 'H2 ready' e progetti green. Di questi 5,6 miliardi sono per le reti, 1,2 miliardi sono dedicati alle infrastrutture di stoccaggio di energia e 1,3 miliardi per la transizione energetica.

Nello stoccaggio potranno essere spesi fino a 5 miliardi in progetti, tra cui l'accordo appena firmato per l'acquisizione di una quota di minoranza di dCarbonX, società attiva nelle geoenergie, per lo stoccaggio di idrogeno e anidride carbonica in Irlanda e nel Regno Unito,

Ad oggi la "quasi totalità" dei metanodotti di Snam è in grado di trasportare fino al 100% di idrogeno in base alla normativa Asme
(l'American Society of Mechanical Engineers). Circa il 70% delle condotte può trasportare idrogeno puro con "nessuna o limitate
riduzioni" rispetto alla massima pressione di esercizio, mentre circa il 30% necessita di "riduzioni più significative", che però, secondo Snam, "potranno essere superate con le future evoluzioni della normativa tecnica di riferimento".

Per quanto riguarda lo stoccaggio, Snam definisce "particolarmente incoraggianti" i risultati dei test condotti con università e centri di ricerca sulla possibilità di stoccare  idrogeno in miscela con gas naturale fino anche al 100%, "senza osservare modifiche o alterazioni". In particolare, è in corso un test con un reattore con una miscela di gas e idrogeno al 50%, che sarà aumentata al 100% nel 2022, alle stesse condizioni di pressione e temperatura di un bacino di stoccaggio. Snam prevede che i nuovi business possano contribuire per "circa 150 milioni" al margine operativo lordo nel 2025, con progetti che "a regime genereranno circa 180 milioni di Mol".

Nel green lo spazio di spesa è fino a 3 miliardi nelle piattaforme esistenti per sviluppare iniziative di scala nell’idrogeno, anche in funzione di bandi e opportunità di finanziamento come Pnrr e Ipcei, e nel biometano.

Gli investimenti, precisa Snam, potranno generare ritorni regolati (reti di energia e stoccaggio) o 'low double/high-single digit' con un modello contrattualizzato (stoccaggio di energia e progetti green).

Il piano include anche il progetto di quotazione, che potrebbe avvenire nel 2022, di De Nora, la società attiva nelle energie sostenibili e tecnologie nell'idrogeno verde e trattamento delle acque, e nella quale Snam ha investito circa 450 milioni (incluso il valore attribuito alla quota nella Tkuce con ThyssenKrupp), per una quota di circa il 35,6%. Alverà ha invece detto, nella call con la stampa, che non c'è alcun piano per quotare l'attività di stoccaggio del gas.  

Il tema ESG è sempre più dominante ed è impensabile non tenerne conto nei processi decisionali che riguardano le scelte di portafoglio. 

I due ETF seguenti di Franklin Templeton, acquistabili su Borsa italiana, di tipo azionario, sono allineati agli obiettivi di de-carbonizzazione previsti dall’accordo globale sul clima firmato a Parigi alla fine del 2015. 

Finora i benchmark a basse emissioni di carbonio si sono concentrati principalmente sulla riduzione o sull’esclusione dei combustibili fossili, con valutazioni del rischio basate sulle emissioni storiche di CO2. La filosofia dei benchmark climatici UE è diversa, in quanto mira non solo a valutare un’azienda sulla base della sua impronta di carbonio (approccio retrospettivo) ma anche a identificare potenziali opportunità di crescita attraverso un’analisi di scenario basata su nuove serie di dati ambientali e scientifici innovativi (approccio prospettico). 

Gli ETF Franklin STOXX Europe 600 Paris Aligned ClimateFranklin S&P 500 Paris Aligned Climate forniscono agli investitori italiani un'esposizione azionaria "core" diversificata, sui mercati europeo e statunitense, sostenibile e a basso costo (0,15% su base annua), coerente con la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Con queste scelte, si contribuisce a trasformare la nostra economia in un sistema più verde e circolare. In dettaglio:

ETF Franklin STOXX Europe 600 Paris Aligned Climate
Isin IE00BMDPBY6
Da inizio anno +18,60%
Punta a replicare (benchmark) l'indice STOXX Europe Paris Aligned Climate la cui composizione vede ai primi dieci posti le seguenti azioni, che insieme pesano per poco meno del 30% del totale. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione Euro. Leggi il documento KID:

 

ETF Franklin S&P 500 Paris Aligned Climate
Isin IE00BMDPBZ72 
Da inizio anno +38,0%.
Punta a replicare l'indice S&P500 Paris Aligned Climate la cui composizione vede ai primi dieci posti le seguenti azioni, che insieme pesano per poco più del 30%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Leggi il documento KID:

  

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