DIVIDENDI - La seconda gioia dell'investitore è immensa
Nel secondo trimestre le società quotate in borsa di tutto il mondo hanno distribuito dividendi per 568,1 miliardi di dollari. Si tratta di un aumento di quasi il 5% rispetto all'anno precedente.

Fatto
è l’aumento dei prezzi dei titoli e la seconda è la crescita della remunerazione dei soci da parte delle aziende quotate.
Janus Henderson ha calcolato che nel secondo trimestre, i dividendi globali sono arrivati alla cifra record di 568,1 miliardi di dollari, con un rialzo di quasi il cinque per cento in termini complessivi.
L’Europa si distingue sia in termini di crescita (+9,7%) che di ammontare complessivo. I 184 miliardi di dollari distribuiti mostrano che in un anno negativo per le borse, i bilanci delle aziende europee quotate sono stati gonfi di utile.
Tra queste, primeggiano le banche, super favorite dal rialzo tassi.
A livello di geografie, Svizzera, Francia e Germania hanno registrato distribuzioni record.
L’Italia si distingue con una crescita ben superiore alla media regionale di quasi il 19%, le distribuzioni complessive ammontano a 9,2 miliardi di dollari (8,5 miliardi di euro).
Nel comunicato diffuso questa settimana, il Country Head per l’Italia di Janus Henderson, Federico Pons, mette in luce che Unicredit ha contribuito in maniera significativa, “praticamente raddoppiando il dividendo dopo aver fatto registrare il migliore risultato negli ultimi dieci anni.
Ogni società italiana nell’indice ha incrementato o confermato le distribuzioni”.
In Giappone i dividendi hanno guadagnato un 8,4% su base sottostante, di gran lunga superiore alla media globale. Metà della società giapponesi incluse nell’ indice hanno registrato aumenti a doppia cifra.
A Wall Street le aziende non sono così generose. I dividendi sono saliti di un modesto 2,6% a 148 miliardi di dollari, soprattutto grazie al contributo dell’immobiliare e dell’healthcare. Il secondo trimestre del 2023 è stato il sesto trimestre consecutivo di rallentamento delle cedole.
Janus Henderson precisa che nei due anni precedenti, quelli segnati dalla pandemia, le aziende statunitensi si erano distinte per la loro capacità di garantire comunque una qualche forma di remunerazione agli azionisti.
Il secondo trimestre è stato molto positivo, ma viste le attese di rallentamento della crescita economica globale, Janus Henderson ha lasciato invariate le sue previsioni per l’intero anno, prevedendo un ulteriore aumento delle distribuzioni al 5,2% su base complessiva, per un record di 1.640 miliardi di dollari.
Ben Lofthouse, Head of Global Equity Income di Janus Henderson, spiega nella nota che la crescita economica sta rallentando in tutto il mondo. "Quando parliamo con le società, le sentiamo più prudenti". Lofthouse ritiene che comunque i dividendi continueranno a crescere. "Il settore bancario, in particolare, continuerà a offrire una crescita solida per la restante parte dell’anno, effettuando distribuzioni record agli azionisti.
Un contesto economico più debole è solitamente negativo per le banche, ma la fine di anni di tassi di interesse straordinariamente bassi sta avendo un effetto positivo molto forte sui margini bancari e favorisce le distribuzioni di dividendi. Le grandi banche sono strettamente regolamentate: pertanto, entrano in questa fase di flessione e la affrontano da una posizione patrimoniale solida”.
“Una caratteristica rassicurante del reddito da dividendi è che solitamente è molto meno volatile degli utili. L’anno scorso le distribuzioni avevano accumulato ritardo rispetto alla crescita degli utili, perciò quest’anno possono superarla.
Effetto
L'investitore ha a disposizione alcuni ETF (Exchange Traded Fund) quotati alla Borsa di Milano che consentono di investire in modo diversificato punta…
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