BTP/SPREAD - Eurozona: l'inflazione cresce al ritmo più lento da luglio 2021

Fatto

Il rendimento del BTP decennale è sceso a 4,17%, sui minimi da fine agosto, con lo spread stabile a 175 punti base.

L'inflazione della zona euro rallenta per il terzo mese consecutivo, il dodicesimo degli ultimi tredici.

In dettaglio:

1) i prezzi al consumo di novembre sono cresciuti del +2,40% rispetto a un anno fa, l'attesa era +2,70%. A +2,90% il dato precedente. Si tratta del ritmo più lento dal luglio 2021. 

2) il dato "base" al netto delle componenti più volatili (energia, alimentari, alcol e tabacco) evidenzia un incremento del +3,60% contro stime di +3,90%. A +4,20% il dato precedente. Si tratta del ritmo più lento dall'aprile 2022.

Una anticipazione di questa tendenza era arrivata ieri, con i dati in forte rallentamento dell'inflazione tedesca. Il dato armonizzato, anno su anno, aveva evidenziato un +2,3% dal +3% del periodo precedente. Dato migliore delle attese, pari a +2,5%, e sul ritmo più basso da giugno 2021. Mese su mese, il dato ha mostrato un calo del -0,7%, dal -0,2% del periodo precedente. Gli analisti stimavano -0,5%.  

Il future sul BTP decennale sta per completare il mese migliore da luglio 2015: +4,90% il guadagno provvisorio.

La giornata dei bond non è finita perchè nel primo pomeriggio è attesa un'altra serie di dati macroeconomici relativi agli Stati Uniti.

Sono in agenda:
Nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali (14,30) - attesa 220.000;
Redditi personali ottobre (14,30) - attesa +0,2% mese;
Indice Pce "core" ottobre (14,30) - attesa +0,2% m/m, +3,50% a/a;
Pmi Chicago novembre (15,45) - attesa 45,4 punti;
Vendite immobiliari in corso ottobre (16,00) - attesa -2% m/m.

Cruciale l'indice Pce "core", particolarmente seguito dalla FED per le decisioni di politica monetaria.

Effetto