BORSE GLOBALI - La World Bank dimezza le stime di crescita del 2022

La Banca Mondiale (World Bank) ha tagliato drasticamente le previsioni di crescita globale per il 2022, spiegando che l'invasione russa dell'Ucraina ha aggravato gli effetti della pandemia e che la nuova situazione potrebbe portare molti paesi in recessione.
L'istituto prevede un quasi dimezzamento della crescita globale al +2,9% nel 2022 dal +5,7% del 2021. Nei due anni successivi la crescita si attesterà vicino a questo livello.
Secondo le proiezioni, nelle economie avanzate la crescita dovrebbe rallentare bruscamente al +2,6% nel 2022 e al +2,2% nel 2023, dopo aver raggiunto il +5,1% nel 2021.
Le economie emergenti e in via di sviluppo dovrebbero raggiungere una crescita al +3,4% nel 2022, in forte calo rispetto al +6,6% del 2021 e ben al di sotto della media annuale del +4,8% registrata nel periodo 2011-2019.
"Il pericolo di stagflazione è oggi considerevole", ha scritto il presidente David Malpass nella prefazione del rapporto. Secondo Malpass, tra il 2021 e il 2024 il ritmo di crescita globale dovrebbe rallentare di 2,7 punti percentuali, oltre il doppio della decelerazione registrata tra il 1976 e il 1979.
Il rapporto ricorda, inoltre, che l'aumento dei tassi di interesse attuato per controllare l'inflazione alla fine degli anni Settanta fu così forte da provocare una recessione globale nel 1982 e una serie di crisi finanziarie nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo.
Se da un lato vi sono analogie con le condizioni di allora, dall'altro vi sono importanti differenze, tra cui la forza del dollaro statunitense e i prezzi del petrolio generalmente più bassi, nonché i bilanci delle principali istituzioni finanziarie, generalmente solidi.
Per ridurre i rischi, i responsabili politici dovrebbero adoperarsi per coordinare gli aiuti all'Ucraina, contrastare l'impennata dei prezzi del petrolio e dei generi alimentari, aumentare la riduzione del debito, rafforzare gli sforzi per contenere il coronavirus e accelerare la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, ha affermato Malpass.
Borse.
L'MSCI ACWI (acronimo di All Country World Index), che esprime nel modo più sintetico la fotografia delle borse globali, registra una perdita da inizio anno intorno al -13,6%, se espressa in USD. La perdita si riduce al -8%, se espressa in Euro, vista la contemporanea forte rivalutazione del Dollaro.
Il primo trimestre, era terminato con una perdita del -5,50%, peggior risultato su base trimestrale dalla prima frazione del 2020, che aveva registrato l'esplosione della pandemia a livello globale.
Quattro dei cinque mesi portati a termine finora nel corso dell'anno avevano davanti un segno "meno".
Precisiamo che l'indice MSCI ACWI comprende anche le Borse emergenti, mentre l'indice MSCI World, a discapito del termine, comprende solo le borse sviluppate.
Descrizione dell'indice. L'indice MSCI ACWI raggruppa un totale di circa 2.900 azioni di società quotate su 23 mercati sviluppati e 24 mercati emergenti appartenenti a 11 settori diversi. Nell'ultima revisione sono uscite Argentina e Russia.
In esso è rappresentato circa l'85% del totale di ogni mercato. Rispecchia qualcosa come 61,0 trilioni di dollari di asset. Secondo i dati riportati da Bloomberg, il P/E medio stimato è intorno a 17,20x, con un Dividend Yield medio dell'2,10%.
La composizione geografica dell'indice MSCI ACWI è evidenziata dalla torta allegata. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con un peso specifico che negli ultimi anni è cresciuto costantemente. Si consideri che soltanto nel 2017, Wall Street incideva per il 52% del totale. Oggi siamo arrivati a superare il 60%. A livello settoriale, Tech (22,0%), Finanziari (15,0%), Consumer Discretionary e Farmaceutici (12,0% ciascuno) sono i più rappresentati.
Il grado di diversificazione a livello di singole azioni è tale per cui le prime dieci pesano complessivamente poco più del 16% del totale e sono quasi tutte statunitensi. Solo Taiwan Semiconductor non è made in Usa.
Analisi Tecnica. L'Indice MSCI ACWI (652,0 punti) è lo specchio più fedele dell'andamento delle principali borse mondiali perchè raccoglie insieme borse sviluppate e borse emergenti. La tendenza di fondo si conferma strutturalmente rialzista. Il picco record è stato toccato lo scorso novembre a 759 punti.
Da allora è in corso una correzione ordinata, che ha incontrato un primo importante sostegno a ridosso della trendline crescente, passante oggi in area 620 punti. Esattamente su quel livello è scattato il rimbalzo tuttora in corso che, però, non ha ancora fornito segnali di spinta. Prime evidenze in tal senso si vedranno sopra 680 punti (mezza candela del mese di marzo).
Operatività. Manteniamo il giudizio positivo di lungo periodo. Comprare questo indice significa partecipare alla rinascita dell'economia globale post-coronavirus e post-guerra in Ucraina con la garanzia della massima diversificazione del rischio. Si suggerisce di sfruttare sistematicamente correzioni verso 620/600 punti per comprare sulla debolezza. Incrementare alla prima chiusura sopra 700 punti per target di breve verso 760 punti. Cambio di scenario ed eventuale stop loss da applicare in caso di chiusura sotto 580 punti.

Dalla breve analisi svolta sopra risulta evidente che l'indice MSCI World rappresenta, per un piccolo risparmiatore, la soluzione migliore per diversificare al massimo grado gli investimenti azionari. Il mercato mette a disposizione strumenti in grado di riflettere l'andamento delle borse globali. Tra questi:
ETF Spdr Msci Acwi Ucits
Isin: IE00B44Z5B48
Da inizio 2022: -8,0%
L'obiettivo è seguire l'andamento dei mercati azionari dei mercati sviluppati ed emergenti replicando la performance dell'Indice MSCI ACWI, cercando al contempo di minimizzare il più possibile il tracking error tra la performance dell'ETF e quella dell'indice. Valuta di denominazione USD. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
ETF Spdr Msci Acwi Euro Hedged Ucits
Isin: IE00BF1B7389
Da inizio 2022: -11,50%
L'obiettivo dell'ETF è analogo a quello dello strumento precedente con la differenza che il risultato è coperto dal rischio cambio ovvero prende posizione sull'indice senza subire le oscillazioni positive/negative del cross euro/dollaro. Valuta di denominazione è l'EURO. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
Per investire in modo innovativo con un approccio socialmente responsabile è disponibile il seguente:
ETF Franklin LibertyQ Global Equity Sri Ucits
Isin: IE00BF2B0N83
Da inizio 2022: -8,50%
L'ETF investe in titoli a larga e media capitalizzazione di paesi dei mercati sviluppati ed emergenti ritenuti responsabili a livello ambientale e sociale (ESG). Esso si prefigge di replicare l’andamento dell’Indice LibertyQ Global Equity SRI quanto più strettamente possibile. Il Fondo detiene tutti i titoli in una proporzione analoga alla loro ponderazione nell’Indice sottostante. I singoli pesi sono selezionati dall’Indice MSCI AC World SRI utilizzando un processo di selezione multifattoriale trasparente che applica quatto fattori di stili d’investimento (qualità, valore, momentum e bassa volatilità). Commissioni totali annue 0,40%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il documento KID.
www.websim.it

