BORSE EMERGENTI - La svolta della FED le farà decollare
Da inizio anno l'indice MSCI Emerging Markets è cresciuto del +5,0%, l'anno scorso aveva perso il -22%

Fatto
L'indice MSCI Emerging Markets si avvia a completare il quarto trimestre positivo di seguito con un progresso intorno a +8,10%, portandosi sui massimi dal febbraio 2022. Il bilancio del 2024 è ora +14,70%, quasi allineato al +17% registrato dall'indice MSCI World che raggruppa soltanto le borse sviluppate.
Morgan Stanley è convinta che i tagli ai tassi di interesse della Federal Reserve e un dollaro più debole apriranno le porte a una fase in cui le azioni dei mercati emergenti batteranno le azioni statunitensi.
La crescita e i tassi di interesse che favorivano il dollaro "stanno ora raggiungendo il picco e si stanno muovendo a favore dell'universo ex-USA", ha affermato Jitania Kandhari, vicedirettore degli investimenti e responsabile della ricerca macroeconomica per i mercati emergenti presso Morgan Stanley Investment Management. "I fondamentali macroeconomici complessivi sembrano buoni" per i mercati emergenti, ha dichiarato a Bloomberg News.
Kandhari rimane fedele alla sua affermazione secondo cui gli anni '20 sono ancora il "decennio dei mercati emergenti", anche dopo un periodo di delusione.
L'indice MSCI Emerging Markets per il momento ha performato meno dell'S&P500 quest'anno (+14,70% vs +20% circa), per il sesto anno consecutivo. Ciò ha portato il rapporto tra i due indicatori al livello più basso dagli anni '80, ovvero da quando gli investitori hanno iniziato a trattare i mercati emergenti come una classe di attività distinta.
"Continuo a essere costruttiva", ha affermato Kandhari, la cui azienda supervisiona 1,5 trilioni di dollari in asset "La mia opinione è che questa sia una classe di asset su cui investire per questo decennio".
I differenziali dei tassi di interesse tra gli Stati Uniti e il resto del mondo hanno favorito gli Stati Uniti per anni perché la Fed aveva inasprito la politica più rapidamente, mentre lo stimolo fiscale avviato da Washington ha anche portato a differenziali di crescita a favore degli Stati Uniti e del dollaro, ha affermato Kandhari, che ha aggiunto come i tassi del Tesoro a 10 anni al 4% sarebbero ragionevoli e "un ambiente piuttosto buono per gli asset dei mercati emergenti".
Le banche centrali dei mercati emergenti che fino ad ora "cercavano solo di tenere d'occhio la Fed" si sentiranno meno limitate nel tagliare i tassi di interesse dopo l'azione della Federal Reserve.
Sul fronte delle valutazioni fondamentali, il consenso raccolto da Bloomberg registra sull'indice MSCI Emerging Markets un P/E medio di 15,90x e un Dividend Yield medio di 2,50%.
Multipli molto convenienti se confrontati con quelli dell'indice MSCI World: P/E di 21,60x e Dividend Yield di 1,75%.
Effetto
Composizione MSCI Emerging Markets. L'indice MSCI Emerging Markets comprende in totale 24 Paesi: Arabia Saudita, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Repubb…
Non perdere questa occasione, iscriviti a Websim e riceverai 1 mese di prova del Pass Exclusive. Potrai decidere successivamente se acquistare uno dei nostri abbonamenti o meno.