BORSA INDIA +1,20% da inizio 2022, Banca Centrale accomodante

Crediamo che il listino di Mumbai rappresenti una delle opportunità più allettanti tra i mercati emergenti
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L'indice BSE Sensex di Mumbai termina la seduta in rialzo dello 0,8%. E' quasi invariato da inizio anno, ma addirittura in lieve guadagno (+1,20%) se la performance viene espressa in euro, dato l'ottimo momento della Rupia indiana, in progresso dell'1,60% nel corso di queste prime battute del 2022.

Nello stesso periodo l'indice MSCI World ha perso il -3,30% (demerito soprattutto della correzione di Wall Street), mentre l'indice MSCI Emerging Markets è in positivo del +0,60%. 

Stamattina la Reserve Bank of India ha confermato le attuali linee guida di politica monetaria, discostandosi così dalla linea d’azione delle altre banche centrali. Gli economisti si aspettavano che anche questo meeting terminasse con un nulla di fatto in materia di tassi, ma alcuni pensavano che ci sarebbero state delle anticipazioni su una eventuale prossima stretta monetaria, così invece non è stato. Il tasso Repo, quello al quale la banca centrale dà i soldi alle banche commerciali, resta al 4%. Il reverse repo, è al 3,35%. 

Di conseguenza, gli acquisti hanno favorito anche le obbligazioni indiane perchè gli investitori hanno apprezzato l'approccio accomodante della banca centrale: il rendimento a 10 anni in calo di 6 punti base a 6,70%. Il 3 febbraio il rendimento aveva toccato il livello più elevato dal giugno 2019 a 6,90%.

Covid-19. I numeri del contagio sono in costante decremento. Ora si registrano in media 67mila nuovi casi alla settimana dai circa 300mila di gennaio. 

Sotto il profilo dei fondamentali, secondo i riferimenti di Bloomberg, il P/E medio della borsa indiana è intorno a 25,0x. 

La Borsa indiana rappresenta il quarto mercato azionario in termini di peso specifico nel comparto degli Emergenti.  

 

Analisi tecnica.
La tendenza di fondo dell'indice BSE Sensex (oggi 58.955) è saldamente rialzista. Il periodo agosto/settembre 2021 ha visto un'accelerazione al rialzo, sbocciato grazie alla rottura della trendline crescente sotto evidenziata, con un picco a fine ottobre di 62.273 punti. Da lì è partita una fase di fisiologico assestamento, che riteniamo propedeutica a ulteriori allunghi. Livello di allerta nella fascia 50mila punti.

Operatività. Crediamo che il segmento azionario indiano rappresenti una delle opportunità più attraenti tra i mercati emergenti in ottica di lungo periodo. Si può accompagnare il movimento rialzista con acquisti a valori di mercato, incrementando sulla forza al superamento di area 63mila punti o sulla debolezza in caso di correzioni verso area 55/54mila. Stop loss sotto 50mila. 

INDICE BSE SENSEX  

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa indiana, Piazza Affari mette a disposizione alcuni strumenti specializzati. Tra questi il seguente ETF che sovraperforma nel periodo l'indice BSE Sensex grazie alla sua particolare struttura:

Franklin Ftse India Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQZ17
Da inizio 2022: -0,90%.
Negli ultimi 12 mesi: +24,0%.
Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa indiana tramite l'Indice FTSE India 30/18 Capped. Quotato nel giugno 2019. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,19%. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

I settori più rappresentati sono: Financial 22,6%, Consumer 17,6%, Tech 16,5%, Oil 16%, A fine aprile i dieci maggiori titoli erano i seguenti:  

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