BORSA dell'INDIA - I prezzi di pomodoro, cipolle e patate fanno saltare i piani della banca centrale

Fatto

L'indice BSE Sensex di Mumbai ha chiuso stamattina in leggero ribasso, ma resta a ridosso del record storico segnato lo scorso 7 luglio a 65.898 punti, mentre la Rupia è alla terza seduta positiva di seguito.

Da inizio anno +5% in Euro.

L'inflazione in India è aumentata più di quanto stimato a giugno, sulla spirale dei prezzi alimentari, riaffermando le aspettative di una dura presa di posizione da parte della banca centrale per il resto dell'anno. La prospettiva di tassi più elevati rafforza la Rupia.

Dopo essere scesa per quattro mesi, l'inflazione ha registrato una crescita del +4,81% a giugno, rispetto al 4,25% di maggio, livello più basso da 25 mesi. Un sondaggio tra gli economisti raccolto da Bloomberg aveva previsto un +4,60%.

I prezzi dei prodotti alimentari, che costituiscono circa la metà dell'indice CPI, sono aumentati del +4,5%, mentre i prezzi di carburante e luce sono aumentati del +3,9%.

Abbigliamento e calzature sono aumentati del +6,2%, i prezzi delle case sono aumentati mediamente del +4,56%.

L'inflazione core, che esclude i prezzi volatili di cibo e carburante, è aumentata del +5,2%, dal +5,15% di maggio. 

Ciò significa che molto probabilmente la Reserve Bank dell'India impiegherà più tempo per raggiungere il punto medio del suo target 2%-6% di inflazione.

Gli elevati costi di finanziamento, dovuti a tassi più alti, potrebbero ulteriormente intaccare la domanda della terza economia più grande dell'Asia, mentre la crescita economica ha perso ritmo, seguendo la scia del rallentamento globale.

Un balzo di oltre il +400% nei prezzi del pomodoro rispetto all'inizio dell'anno probabilmente spingerà verso l'alto l'inflazione oltre il target di inflazione della Banca centrale nella lettura di luglio. 

I prezzi di pomodoro, cipolla e patate - ingredienti chiave in uno dei principali piatti della cucina indiana - contribuiscono in modo determinante alla volatilità dell'inflazione, anche se costituiscono una piccola parte dell'indice, secondo uno studio della RBI.

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