BORSA del BRASILE - Migliorano le stime di crescita del 2024

Fatto

L'indice Ibovespa della Borsa di SanPaolo ha chiuso il 2023 sui massimi storici, confermandosi tra i migliori listini al mondo nell'anno con una crescita del +28,4% circa (in Euro), del tutto casualmente allineata a quella del nostro FTSEMIB (+28,10%).

Ieri ha terminato in guadagno dello 0,3%. Dal primo gennaio 2024 l'indice ha avviato una fisiologica fase di assestamento con una perdita di circa un punto percentuale.

Un panel di economisti, appartenenti a oltre cento istituzioni finanziarie del Brasile, hanno rivisto al rialzo la proiezione di crescita del Pil 2024
a +1,59% da +1,52% stimato una settimana fa. La previsione emerge dal bollettino Focus della Banca centrale del Brasile.

Gli stessi hanno confermato la proiezione di crescita dell'inflazione per il 2024 al +3,90%, un livello inferiore al target di massima tolleranza del +4,50% stabilito dal Consiglio Monetario Nazionale.

A livello globale, i mercati emergenti si sono mostrati decisamente resilienti nel corso del 2023, malgrado le elevate turbolenze su tassi ed eventi geostrategici.

Nel 2024 è prevista una crescita media più debole, mentre le condizioni finanziarie restrittive potrebbero rappresentare un ostacolo finchè le banche centrali decideranno di invertire il trend.

La crescita si dovrebbe poi stabilizzare nel 2025.

L'inflazione complessiva dovrebbe raggiungere gli obiettivi delle banche centrali a varie velocità nei prossimi due anni, con gli istituti che allenteranno la politica monetaria, seppur con cautela.

Da tenere presente che molti Paesi emergenti andranno alle urne nel 2024, ma non il Brasile e ciò potrebbe rappresentare un fattore di "stabilità" particolarmente gradito agli investitori internazionali.

Spicca l'India, paese da circa 1,5 miliardi di persone, dove si terranno le elezioni ad aprile e maggio.

Nel corso dell’anno i mercati emergenti coinvolti dalla tornata elettorale saranno 19, tra cui Taiwan, Sudafrica e Messico.

Effetto