BORSA COREA DEL SUD -1,50% Legge marziale revocata

Il partito Democratico ha minacciato l’avvio formale delle procedure per mettere il presidente Yoon Suk-yeol sotto accusa (impeachment) in assenza di dimissioni

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Fatto

Il caos in Corea del Sud sta tenendo in apprensione i mercati.

La borsa di Seul è in calo dell’1,40% nel finale di seduta, da -2,3% di stanotte, mentre lo Won, la valuta locale, perde circa l’1%: il cross è sui massimi da inizio anno a 1.412, dopo aver toccato quota 1,43.

In risposta al tentativo di colpo di Stato, la banca centrale della Corea ha fatto sapere di essere pronta a prendere i provvedimenti necessari al mantenimento della stabilità dei mercati finanziari. La Banca della Corea aumenterà la liquidità a breve termine e adotterà misure “attive”, si legge nel comunicato diffuso dopo una riunione del board.

L'annuncio è arrivato dopo che il presidente Yoon Suk Yeol è tornato sui passi e ha revocato la legge marziale introdotta poche ore prima. In mezzo c’è stata una sollevazione popolare e un voto del parlamento contro l’entrata in vigore della legge.

Il ministro delle Finanze Choi Sang-Mok ha annunciato che anche il governo, oltre alla banca centrale è pronto a usare tutte le misure disponibili per stabilizzare i mercati finanziari e valutari, mettendo sul tavolo “liquidità illimitata”.

La mossa a sorpresa del presidente, a quanto pare sostenuta dal ministro della Difesa, ha messo d’accordo i partiti rivali.

Il People Power Party, al potere in Corea del Sud ma senza una maggioranza in Parlamento, e il partito Democratico, che invece controlla l'Assemblea nazionale con le altre opposizioni, si sono ritrovati uniti nella richiesta di dimissioni del presidente Yoon Suk-yeol, in risposta al caos creato dalla legge marziale, dichiarata e ritirata dopo sei ore nel corso della notte.

Dopo il voto parlamentare congiunto per bloccare la mossa presidenziale e la successiva dichiarazione di revoca approvata intorno alle 4.30 locali (20.30 di martedì in Italia) durante una riunione di gabinetto, le forze politiche hanno chiesto a Yoon di fare un passo indietro.

Il partito Democratico ha dichiarato oggi che i suoi deputati hanno minacciato l’avvio formale delle procedure per metterlo sotto accusa (impeachment) in assenza di dimissioni.

"La dichiarazione di legge marziale del presidente Yoon Suk-yeol è stata una chiara violazione della Costituzione. Non ha rispettato alcun requisito per dichiararla", ha reso noto il partito in una nota secondo cui "si è trattato di un grave atto di ribellione e fornisce una base perfetta per il suo impeachment".

Per metterlo sotto accusa sarebbe necessario il sostegno di due terzi del Parlamento, ovvero 200 dei suoi 300 deputati. I democratici e gli altri piccoli partiti di opposizione insieme hanno 192 seggi: ma quando il Parlamento ha respinto la legge marziale di Yoon con la votazione unanime dei 190 presenti, circa 10 voti sono arrivati dal People Power Party.

Effetto

Quadro grafico Indice KOSPI. Il caos di stanotte non ha provocato sconvolgimenti sullo scenario di fondo, che resta ancora rialzista e  sostenuto dall…

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 Redazione

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