BORSA CINESE - Peggior mercato mondiale nel 2023

Fatto

Gli indici cinesi CSI 300 e Shanghai Composite salgono di circa lo 0,4% ciascuno, rimanendo vicini ai minimi annuali poiché il sentiment nei confronti del paese ha mostrato pochi segnali di miglioramento.

I dati di stanotte hanno mostrato che i profitti industriali cinesi sono migliorati a novembre, ma sono ancora in calo del -4,4% da inizio anno.

A Hong Kong, il rimbalzo dei titoli dei videogiochi – in particolare il peso massimo Tencent Holdings – consente all’indice Hang Seng di guadagnare l’1,95%.

L’indice CSI 300 si avvia a completare il secondo anno consecutivo in ribasso, evento che non si verificava da oltre un decennio. La perdita provvisoria del 2023 è intorno a -19,40%, che si aggiunge al -23,5% lasciato sul terreno nel 2022.

Di fatto, la ripartenza post-COVID non ha rispettato le roboanti aspettative del mercato.

La persistente crisi del debito nel settore immobiliare cinese, il rallentamento della spesa al consumo e il calo della domanda internazionale di esportazioni cinesi hanno intaccato la solidità della seconda economia mondiale, compensando in gran parte la spinta economica derivante dalla revoca delle misure anti-COVID all’inizio del 2023.

Pechino ha inoltre mantenuto un approccio sostanzialmente conservatore nell’attuazione di ulteriori misure di stimolo, che hanno ulteriormente indebolito il sentiment nei confronti dei mercati cinesi.

Il governo cinese ha però recentemente delineato i piani per emettere più debito e stimolare la spesa per le infrastrutture nel prossimo anno, una tendenza che potrebbe stimolare la ripresa economica.

Gli analisti rimangono perciò in posizione di attesa, mentre l’agenzia di rating Moody’s ha recentemente segnalato un potenziale declassamento del rating creditizio del paese e ha anche cambiato il suo outlook in negativo.

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