BORSA CINESE - Lo scontro con l'Occidente non ha portato frutti

Fatto

Gli indici delle borse cinesi si muovono al ribasso, condizionati dal tonfo dei titani del Tech statunitense.

L'indice CSI 300 di Shanghai-Shenzhen perde lo 0,7% e cade sui minimi da cinque mesi. Hang Seng di Hong Kong -1,70%. Borsa di Taiwan chiusa.

La debolezza della borsa è parzialmente compensata dal rally dello Yuan. La valuta cinese è al terzo rialzo consecutivo, per un bilancio complessivo intorno al +1% contro USD.

La Banca Popolare della Cina ha inaspettatamente abbassato il costo dei suoi prestiti a un anno: il taglio più forte dall'aprile 2020 è arrivato stanotte a sorpresa a pochi giorni dalla riduzione del tasso chiave a breve termine.

La banca centrale ha diminuito il tasso delle linee di credito a medio termine di 20 punti base al 2,3%, la prima riduzione in quasi un anno.

"Si tratta fondamentalmente di uno sforzo coordinato tra tutti i principali tassi di interesse per alleggerire la politica monetaria", ha dichiarato Lynn Song, capo economista della Greater China presso ING Bank.

"Vale la pena sottolineare che questo ciclo di allentamento ha preso il via con il RR a sette giorni, il che potrebbe essere un segnale del suo ruolo futuro come tasso di politica principale”.

Stanotte la banca centrale ha fornito 200 miliardi di yuan, la più grande iniezione netta da gennaio.

Le autorità di governo e quelle monetarie stanno mettendo in campo sforzi fuori del normale per far ripartire un'economia domestica asfittica, che sta pagando la debole ripartenza post-pandemia e soprattutto gli effetti dello scontro con l'Occidente sul fronte geostrategico.

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