BORSA CINESE -1,80% Il Covid torna a fare paura, Shanghai sull'orlo del lockdown totale

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen (4.174 punti) si avvia a chiudere in ribasso dell'1,8% l'ultima seduta della settimana, l'indice Hang Seng di Hong Kong perde il 2,80%, l'indice Hang Seng Tech cede il 6%.
Le borse della Cina scendono nel finale di seduta penalizzate dall’andamento della pandemia, che a Shanghai ha toccato nuovi record giornalieri di contagio, con oltre mille casi accertati, il massimo degli ultimi due anni. Le voci di un lockdown totale sono state smentite dalle autorità locali, ma di fatto interi quartieri vengono messi in chiusura totale non appena si accerta un contagio. Il tutto in omaggio alla strategia "Zero-Covid-19" che ha costretto a suo tempo milioni di cittadini in isolamento. La situazione sta precipitando a causa della rapida diffusione della variante nota come BA.2, che rende meno efficace la campagna di test a tappeto avviata dal Governo davanti allo scoppio di un nuovo focolaio.
Su un altro fronte delicato, quello dei rapporti con gli Stati Uniti, arrivano invece segnali di distensione. Washington ha rinnovato l’esenzione dai dazi per 352 prodotti importati dalla Cina. La decisione annunciata ieri sera dalla rappresentante per il Commercio degli Usa, Katherine Tai, è una conferma dell’ammorbidimento in corso, giustificato dalla richiesta di collaborazione sul tema della guerra in Ucraina presentata da Joe Biden a Xi Jinping.
Quadro macro. I dati pubblicati ieri dalla State Administration of Foreign Exchange mostrano un sistema solido del sistema finanziario cinese. Al termine del 2021 il settore bancario contava 1.530 miliardi di dollari di asset finanziari esterni e 1.570 miliardi di dollari di
passività esterne, con un risultato di 37,9 miliardi di dollari in passività esterne nette. Delle passività nette, quelle in renminbi erano pari a 462,5 miliardi di dollari, mentre gli asset netti in valuta estera ammontavano a 424,6 miliardi di dollari. Tra gli asset finanziari esterni del settore, quelli in Renminbi rappresentavano circa il 15% del totale, mentre il 66% era occupato da asset in Dollari USA. Per quanto riguarda invece le passività esterne, quelle in Renminbi rappresentavano il 44% del totale, mentre quelle in Dollari USA ne occupavano il 36%.
Analisi tecnica Borsa
L'andamento dell'indice CSI 300 della borsa cinese (oggi 4.174 punti) nelle ultime settimane ha assunto un tono molto volatile, in seguito all'uscita dalla banda laterale 4.400 - 5.386 punti entro cui si è mossa per oltre un anno.
Area 4.400 punti e la media mobile a 50 periodi evidenziata in rosso nell'immagine (che oggi passa intorno a 4.208 punti) rappresentano i due scogli da superare per avviare nuova direzionalità al rialzo. Supporto importante posizionato sui minimi di marzo verso 3.940 punti.
Operatività. La prima chiusura sopra 4.100 punti ha consentito di attivare qualche acquisto in vista di una prosecuzione del rimbalzo, da incrementare alla prima chiusura sopra 4.400 punti. Verso il basso, impostare ingressi sulla debolezza verso 3.940 punti, minimo di ieri. Collocare uno stop loss prudenziale sotto 3.800 punti.

Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche, ciò consente acquisti complementari: il primo offre una maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia, il secondo replica l'Indice S&P China 500 Total Return. il terzo replica l'indice CSI 300.
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147
Da inizio 2022 -11,00%.
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e cerca di replicare il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo, il più comveniente tra i 13 prodotti specializzati quotati a Piazza Affari. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Consumer Services 26%, Financials 25%, Tech 21%. I primi dieci titoli presenti in ordine di peso sono:
ETF Icbccs Wisdomtree S&P China500 UCITS
Isin LU1440654330
Da inizio 2022 -10,80%.
Benchmark dichiarato: Indice S&P China 500 Total Return. L'ETF investe in titoli fisici equivalenti, salvo nelle circostanze in cui le condizioni di liquidità del mercato impediscono di utilizzare una strategia di replica completa. Distribuisce un dividendo annuale: ultimo il 24 Giugno 2021 per 0,162 usd. Spesa corrente annua 0,75%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910
Da inizio 2022 -10,50%.
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
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