BOND USA - L'economia frena, il rischio insolvenza resta fermo

Wellington Management consiglia di puntare sull'High Yield perché oggi il rischio default si è spostato sul credito privato. 

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Fatto

Nel nuovo regime macroeconomico nel quale ci troviamo, caratterizzato da elevata ciclicità e dispersione tra regioni e settori, le opportunità di investimento nei bond high yield (alto rendimento o HY) sono “entusiasmanti”, scrive Konstantin Leidman, Fixed Income Portfolio Manager di Wellington Management in una nota.

Al gestore di Wellington piacciono di più i mercati high yield dell’Europa, meglio posizionata degli Stati Uniti, in quanto i suoi consumatori hanno bilanci più solidi e la regione deve ancora godere dei benefici delle politiche fiscali più accomodanti”. Ma non troppo, visto che “alcune economie europee, in particolare la Germania, sono ancora vulnerabili al rallentamento della crescita”.

Leidman si aspetta un rallentamento dell’economia ma non prevede “un notevole aumento delle insolvenze, nonostante l'avvicinarsi di un elevato numero di scadenze obbligazionarie”.

Gli investitori possono stare relativamente tranquilli: “Sebbene i tassi di insolvenza siano aumentati, non vediamo all’orizzonte un vero e proprio ciclo di default; al contrario, in base alle nostre previsioni le insolvenze rimarranno allineate alle medie storiche, che secondo i nostri calcoli sono del 4-5%, data la composizione qualitativamente migliore del mercato high yield rispetto ai cicli passati”.

Per concludere, Wellington Management mette in evidenza un altro elemento rassicurante, per chi sceglie di puntare sull'extra premio dei bond HY.

“Da un punto di vista settoriale, non stiamo osservando lo stesso aumento della leva finanziaria che si è verificato nei precedenti contesti di fine ciclo. Riteniamo che ciò sia dovuto, in parte, al solido punto di partenza dei bilanci aziendali, ma anche al fatto che molte delle operazioni più rischiose si sono svolte al di fuori del mercato high yield, ossia nel mercato del credito privato. Questo comportamento delle aziende con un’elevata leva finanziaria che non possono accedere al mercato high yield e che devono quindi reperire i loro finanziamenti altrove, rappresenta, a nostro avviso, uno dei motivi principali per cui i mercati del credito privato sono cresciuti molto più rapidamente di quelli del credito quotato. Sulla base dei dati di Bloomberg/ICE e Bank of America, la nostra ricerca mostra che il tasso di crescita a sette anni del mercato del credito privato è stato di circa il 99%, rispetto ad appena il 13% del mercato high yield. Sebbene questo modello di crescita più elevato rifletta in parte l'inizio di un'era del credito privato, implica altresì che il mercato high yield potrebbe essere meno influenzato da una recessione prolungata”.

Effetto

E' disponibile a Piazza Affari il seguente ETF, l’unico con "gestione attiva" concentrato su bond USA High Yield, un’area dove la gestione attiva cont…

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