BOND USA - 7 volte su 10 gli High Yield sono meglio delle azioni

Payden & Rygel si aspetta che nel corso dell'anno, i rendimenti di questa asset class si attesteranno intorno al 5-7% in dollari

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Fatto

E’ un buon momento per entrare sui bond: i segnali di rallentamento macroeconomico non sono importanti e la crescita economica non dovrebbe discostarsi troppo dal trend di medio periodo quest’anno e il prossimo.

La pensa in questo modo Antonella Manganelli, AD di Payden & Rygel, operatore indipendente nella gestione del risparmio per conto di grandi soggetti istituzionali: i suoi clienti sono banche centrali, fondi pensione, imprese di assicurazione, università, banche private e fondazioni di varia natura.

“Con un'economia più solida e un'inflazione in calo, gli "asset di rischio" più legati all'andamento dell'economia, come i titoli corporate, high yield, dei mercati emergenti e cartolarizzati, hanno registrato buone performance, tuttavia con valutazioni poco attraenti” si legge nel report diffuso questa settimana. 

Le obbligazioni high yield sono un investimento ideale per chi guarda al lungo termine: “La maggior parte del rendimento è generata dalla cedola che, essendo relativamente alta, è spesso in grado di assorbire eventuali svalutazioni in conto capitale durante fasi ribassiste dei mercati. Di media, 7 anni su 10, l'high yield riesce a portare performance totali positive con una volatilità inferiore a quella delle azioni. Inoltre, anche nell'attuale scenario di breve termine, non mancano i fattori positivi a sostegno di questo segmento: le società hanno fondamentali solidi, sostenuti da condizioni macroeconomiche favorevoli, e la domanda per questo tipo di emissioni è molto più alta dell'offerta disponibile sul mercato”, prosegue Manganelli.

A fine giugno, le emissioni di bond spazzatura ad alto rendimento erano arrivate a 160 miliardi di dollari, contro i 175 miliardi di tutto il 2023.
 
Ieri, in una seduta di alta propensione al rischio i titoli del segmento si sono mossi poco, i rendimenti sono rimasti invariati e gli spread stabili.

Rendimenti dei titoli con rating BB al 6,63%, rendimenti con rating CCC a 12,87%.

Il mercato primario è stato tranquillo questa settimana, con l'eccezione della società di telecomunicazioni Vodafone Spagna, attiva con un prestito a doppia valuta da 3,4 miliardi di euro.

“Riteniamo che nel corso dell'anno, i rendimenti dell'asset class si attesteranno intorno al 5-7% in dollari”, aggiunge Manganelli.

A Payden&Rygel, piacciono in particolare “i titoli subordinati di alcune delle istituzioni più solide a livello sistemico, in quanto offrono valutazioni interessanti rispetto ad altri emittenti”, conclude l’esperta.

Effetto

E' disponibile a Piazza Affari il seguente ETF, l’unico con "gestione attiva" concentrato su bond USA High Yield, un’area dove la gestione attiva cont…

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