BOND USA - A febbraio emissioni record

Fatto

Con l’approssimarsi della fine del mese, le aziende bisognose di finanziamento si affrettano ad approfittare della buona disposizione del mercato.

Febbraio supera così di slancio il record dello stesso mese del 2023 e arriva, quando manca ancora un giorno alla fine, a 172 miliardi di dollari di bond investment grade emessi negli Stati Uniti, ventidue in più del precedente massimo storico.

Questa settimana, tenendo conto degli annunci, potrebbe chiudersi a 35 miliardi di dollari.

Tra i diciotto emittenti attivi sul primario, ci sono Honeywell, con 4,15 miliardi di obbligazioni suddivise su più tranche, HSBC e Southern Corp.

I proventi della raccolta saranno destinati in parte alla sostituzione di bond in scadenza, in parte per acquisizioni e in parte per i bisogni generici dell’azienda.

Non è solo il mercato della carta aziendale a essere caldo.

Questa settimana il Tesoro è riuscito a collocare 169 miliardi di dollari di Treasury Note sulle scadenze a due anni, cinque anni e sette anni.

La cifra è notevole anche per il mercato degli Stati Uniti, per cui il piazzamento non stato fluido: la colossale quantità di titoli a cinque anni è stata assorbita con qualche difficoltà, ma va detto che mai nella storia il governo degli Stati Uniti aveva osato andare in asta, su questa scadenza, con un ammontare di 63 miliardi di dollari.

Intanto, proprio ieri si è chiusa la forbice tra le attese del mercato e quelle dei membri del Federal Open Market Committee della Federal Reserve, sui tassi a fine anno: entrambi concordano su una discesa nell'ordine dei 75 punti base.

Alla fine del 2023, subito dopo la conferenza stampa di fine meeting di Jerome Powell, i trader erano arrivati a lavorare su un'ipotesi di setto o otto tagli da un quarto di punto.

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