BOND - Pagella delle agenzie di rating sul BTP, oggi 1° della classe
S&P e Fitch hanno confermato il rating sovrano dell’Italia, attualmente due notch sopra il livello non investment grade, ma Fitch ha migliorato l'outlook a positivo da stabile

Fatto
All’indomani del taglio dei tassi da parte della BCE, sono scesi tutti i rendimenti delle obbligazioni in Europa. Il BTP decennale è al 3,36%, minimo da agosto 2022. Bund tedesco al 2,18%. Lo spread va sempre più giù, a 117 punti base, sui minimi da quasi tre anni.
In questo contesto, Fitch e S&P venerdì scorso hanno rivisitato il giudizio sull’Italia. Entrambe le agenzie hanno confermato il rating sovrano BBB, valutato due notch sopra il livello non investment grade, ma Fitch ha migliorato l'outlook a "positivo" da "stabile", parlando di "piano fiscale credibile" e di una "situazione politica stabile". mentre S&P ha confermato l'outlook "stabile", parlando di "prospettive di crescita del pil italiano rosee", con l’economia attesa crescere di circa l'1% nel periodo 2024-2025 rispetto allo 0,2% del decennio precedente alla pandemia.
L'Italia ha dunque passato il doppio esame di S&P e Fitch. La maggiore sfida per l'Italia resta l'elevato debito. "Al 135% del pil nel 2024 è fra i più alti" e si muove verso il 138% nel 2027. Questo è preoccupante perché limita la capacità del governo di effettuare investimenti a sostegno della crescita", osserva l'agenzia di rating, spiegando che sull'aumento del debito pesano principalmente aggiustamenti legati al Superbonus. S&P osserva comunque un miglioramento della traiettoria fiscale. L'Italia è infatti attesa raggiungere un saldo primario l'anno prossimo mentre il deficit è previsto scendere sotto il 3%, al 2,9%, nel 2027. S&P cita anche alcune sfide strutturali dell'Italia, e fra queste l'invecchiamento della popolazione. Fitch dal canto suo sostiene che la credibilità di bilanci dell'Italia è aumentata, e come il budget 2025 mette in evidenza l'impegno del governo verso le regole fiscali dell’Ue”.
In Europa, perlomeno per quel che riguarda il ciclo economico, la situazione sembra essere opposta a quella degli Stati Uniti, lo segnalava anche la BCE nel comunicato a valle del meeting. Le indicazioni sulla politica monetaria fanno più effetto sulla Periferia. Ales Koutny, responsabile dei tassi di Vanguard, ha detto a MF che lo spread potrebbe scendere a breve sotto quota cento.
Negli Stati Uniti, gli ultimi aggiornamenti sulla spesa per consumi hanno spinto il mercato secondario su una rotta opposta. Il Treasury Note a dieci anni si è indebolito a 4,10%. I governativi americani cominciano anche a essere penalizzati anche dalla campagna elettorale per la Casa Bianca, visto che le premesse elettorali di Kamala Harris e Donald Trump sono per lo più basate su un ulteriore aumento del debito statale. Entrambi si sono espressi a favore del rinvio della scadenza del Tax cut and jobs act, l’aiuto d’emergenza varato ai tempi dello scoppio della pandemia che ha abbassato le tasse sulle persone e sulle aziende. Il Congresso Badget Office, il soggetto di sorveglianza dei conti pubblici degli Stati Uniti, prevede che il rapporto debito/Pil, oggi al 99%, arrivi al 122% nel giro di dieci anni.
George Catrambone, responsabile del reddito fisso di DWS Americas si aspetta tassi di rendimento più alti anche per questa ragione. "Le elezioni presidenziali statunitensi si terranno il 5 novembre, a meno di tre settimane di distanza, e i mercati finanziari hanno reagito alle previsioni di vittoria di Donald Trump, che si è espresso a favore di una politica fiscale meno rigida e di forti dazi che potrebbero aumentare il deficit federale e alimentare l’inflazione".
Effetto
Analisi tecnica BTP 10 anni. Dal punto di vista grafico, negli ultimi due anni il rendimento si è mosso, senza precisa direzionalità, lateralmente nel…
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