BOND CORPORATE EURO - Tengono il confronto anche con le azioni

Nell’ultimo trimestre dello scorso anno è stato il settore corporate, ha registrato una decisa compressione degli spread, passati da 700 punti base della fine del 2022 a 300 nel gennaio 2024

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Fatto

L’enorme massa di emissioni obbligazionarie corporate arrivata sul mercato primario europeo nel primo mese dell’anno ha solo placato la domanda di carta.

Le aziende alla caccia di rifinanziamenti continuano a trovare buona accoglienza anche in febbraio.

Solo per restare alla cronaca italiana delle ultime ore, c’è Banca Ifis che ha avviato stamattina il collocamento via sindacato di un bond senior preferred a 5 anni da 300 milioni di euro. Ordini oltre 1 miliardo di euro. Prime indicazioni di rendimento in area +340 pb su Midswap. 

La vivacità della domanda dovrebbe sostenere l'offerta di bond di tutti i generi: la settimana prossima il Tesoro italiano torna a essere protagonista con il secondo BTP Valore.

Dovrebbe proseguire nel corso dell'anno, l'afflusso sul primario di titoli corporate, high yield o investment grade. Continueranno a essere rilevanti le emissioni di bond sostenibili. La settimana scorsa S&P prevedeva che i collocamenti di bond legati all'ambiente e al sociale (GSSSB) arriveranno nel 2024 a circa mille miliardi di dollari, da 980 miliardi di dollari nel 2023.

All'interno di questo aggregato, “i green bond continueranno a dominare il mercato dei GSSSB, sostenuti dall'aumento della domanda di progetti ambientali in tutte le aree geografiche. I transition bond e i blue bond potrebbero guadagnare terreno nel mercato dei GSSSB nel 2024”, si leggeva nella nota. La società di rating ritiene che gli emittenti dei Paesi a medio e basso reddito cercheranno di aumentare la propria quota di emissioni di GSSSB nel 2024, “viste le elevate necessità di funding non soddisfatte”. 

Aziende, enti e governi andranno avanti a soddisfare le loro esigenze di finanziamento in progetti di natura ambientale, etica e sociale e gli investitori potrebbero continuare a essere attirati dalla prospettiva di portare a casa buoni ritorni. Il 2023, da questo punto di vista, è stato un anno di soddisfazione: l'indice Euro Credit Investment Grade di BofA ha guadagnato l’8,11% e l'indice Euro High Yield del 12,00%. 

“A beneficiare del rinnovato ottimismo sui mercati e della discesa dei rendimenti dei governativi, nell’ultimo trimestre dello scorso anno è stato il settore corporate, con una decisa compressione degli spread, passati da 700 punti base della fine del 2022 a 300 nel gennaio 2024 (European Corporate CDS Index-Spread)”, commentava ieri in una nota, Alberto Foà, presidente e responsabile del team obbligazionario di AcomeA SGR.

C’è chi, come Goldman Sachs, consiglia per il 2024 di non allungarsi sulle obbligazioni e di esporsi di più all’azionario. Ma chi preferisce girare al largo dal Nasdaq, in quanto vede nella corsa dei titoli legati all’intelligenza artificiale delle similitudini con la bolla delle dot.com, può contare in questo contesto di tassi alti, su cedole di peso rilevante. 

Il ritorno totale dell’investimento, ovvero, quello che ingloba la cedola/dividendo reinvestito, è oggi particolarmente alto, superiore in Europa al livello della media storica degli ultimi dieci anni.

Se si resta dentro questa metrica, le obbligazioni corporate riescono a remunerare addirittura di più delle azioni. Al 31 gennaio, l’indice MSCI Europe segnava un ritorno del 3,13%, l’indice ICE Bofa Euro corporate bond il 3,55%.

Effetto

Il seguente strumento quotato a Piazza Affari investe in obbligazioni societarie denominate in Euro con rating investment grade. Duration 5,2 anni. …

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