BIODIVERSITA' - Investire sulle foreste tropicali per ridurre il riscaldamento globale
Un sistema che difende la biodiversità e aiuta le popolazioni locali

Fatto
E' noto e dimostrato che il disboscamento delle foreste tropicali contribuisce ad accelerare il processo di riscaldamento globale e purtroppo è un fenomeno che avanza troppo velocemente.
La sopravvivenza delle foreste tropicali è messa in pericolo da parassiti, inondazioni, incendi, vento e dal disboscamento operato dall’uomo.
Un gruppo di ricercatori ha ideato un sistema per invogliare alla difesa di questa biodiversità gli investitori che devono compensare le loro emissioni e per stimolare le popolazioni locali a conservare l’habitat naturale.
Gli investitori che vogliono compensare le loro emissioni di carbonio ritengono poco interessante puntare sulla protezione delle foreste tropicali, anche se è un investimento più economico di quelli basati sulla tecnologia. Lo stoccaggio permanente di carbonio con sistemi tecnologici ha sicuramente effetti più prolungati nel tempo, ma è più costoso e soprattutto non incide sulla conservazione degli habitat naturali e sulla vita delle popolazioni locali.
Al contrario, la protezione delle foreste tropicali basata esclusivamente sulla natura contribuisce a conservare la biodiversità e fornisce mezzi di sussistenza alle popolazioni che vivono in prossimità delle foreste. Pensare alla sussistenza delle popolazioni locali non è secondario: convertire le foreste tropicali in terreni agricoli comporta imponenti emissioni di carbonio; assicurare la sussistenza curando le foreste è un beneficio concreto per le persone e per l’ambiente.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge sembra aver trovato un sistema affidabile per stimare la percentuale di carbonio immagazzinato grazie alla conservazione delle foreste.
Lo studio Realizing the social value of impermanent carbon credits è pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Climate Change”.
Secondo il team di ricerca, salvare le foreste tropicali è vitale per la biodiversità, ma è anche un modo meno costoso per bilanciare le emissioni rispetto alle tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio.
I ricercatori propongono di emettere crediti di carbonio in base a quanto la foresta tropicale ne riesce a immagazzinare in un determinato periodo di tempo con un determinato progetto.
Le previsioni sono deliberatamente al ribasso e l’emissione di crediti è prudente. Tuttavia, è possibile monitorare le foreste tropicali con il telerilevamento: quindi, se i progetti vanno meglio del previsto, come di solito accade, si possono ricompensare con ulteriori crediti.
I pagamenti incoraggiano le popolazioni locali a proteggere le foreste: grazie a questi finanziamenti, ottengono dei mezzi di sussistenza senza dover abbattere alberi.
Effetto
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