BIODIVERSITA' - Il Brasile ci crede: più agricoltura senza tagliare alberi

Il presidente Lula svelerà la settimana prossima al COP28 un piano per aumentare i terreni agricoli del 60 per cento, senza contribuire alla deforestazione.

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Fatto

Il Brasile a guida Lula da Silva vuole avere un ruolo da protagonista alla prossima conferenza sul clima delle Nazioni Unite di Dubai.

Il presidente svelerà la settimana prossima a Dubai un piano per aumentare i terreni agricoli disponibili in Brasile del 60 per cento, senza contribuire alla deforestazione.

L’annuncio dell’iniziativa è stato dato stanotte dal Ministero dell'Agricoltura. 

Nel quadro di una sempre maggiore attenzione al tema della biodiversità, il primo paese del Sudamerica per dimensioni geografiche e peso economico, intende convertire le aree di pascolo degradate in terreni agricoli.

"Abbiamo condotto uno studio e abbiamo contato quasi 160 milioni di ettari (395 milioni di acri) di aree di pascolo. Di questo totale, circa 40 milioni di ettari (99 milioni di acri) si trovano in aree di pascolo degradate, ma molto adatte alle colture - ha dichiarato ai giornalisti Roberto Perosa, un alto funzionario del Ministero dell'Agricoltura - Con un certo investimento nel terreno, queste terre possono essere trasformate in aree coltivabili".

Nei prossimi 10 anni il governo prevede di investire 120 miliardi di dollari per espandere la quantità di terreni agricoli, uno sforzo in grado di portare il Brasile a rafforzare la sua già colossale potenza agricola.

L'iniziativa, se avrà successo, aumenterà i terreni agricoli brasiliani da 65 milioni a 105 milioni di ettari, "senza abbattere un solo albero".

Le attuali iniziative private sono in grado di convertire circa 1,5 milioni di di ettari di pascoli all'anno, ha detto Perosa, un numero che il governo vuole incrementare con il sostegno del governo. Perosa ha detto che il governo vuole aumentare il numero di ettari di proprietà di istituzioni finanziarie brasiliane.

Lula ha fatto dell'ambientalismo e della difesa dell'Amazzonia ambientalismo e la difesa della foresta amazzonica, anche a costo di sacrificare nel breve termine gli introiti derivanti dallo sfruttamento intensivo delle suo sterminate risorse naturali. 

A questo riguardo, Petrobras ha annunciato ieri un aumento del 31% del suo piano quinquennale di investimenti, abbandonando così la strategia di controllo dei costi portata avanti dalla precedente gestione.
L’incremento di 24 miliardi di dollari, a 102 miliardi di dollari è il più grande piano di spesa del gigante petrolifero brasiliano controllato dallo Stato, dal 2015.

Nel piano dell'amministratore delegato Jean Prates, c’è ancora tanto impegno sullo sfruttamento ma ci sono anche 11,5 miliardi di dollari per i progetti a basso a basse emissioni di carbonio, considerati meno redditizi rispetto all'attività principale ma rilevanti per le ricadute sul cambiamento climatico e sul mantenimento della biodiversità.  Le iniziative comprendono idrogeno, cattura del carbonio, energia eolica e solare.

Effetto

I seguenti ETF emessi da Axa Investment Managers sono focalizzati sui temi del clima e della biodiversità. Sono allineati attivamente agli Obiettivi d…

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