BANCHE USA - Mettono fieno (liquidità) in cascina per i tempi duri. L'Analisi Tecnica a WallStreet
Complessivamente gli asset liquidi delle banche statunitensi ammontavano a 3.260 miliardi di dollari al 23 agosto, con un aumento del 5,4% rispetto alla fine del 2022.

Fatto
L'indice KBW delle principali Banche statunitensi ha chiuso in ribasso di circa l'1%, speculare al rialzo del giorno prima.
Da inizio anno -19%.
Il settore è stato messo sotto pressione dal fallimento di Silicon Valley Bank, Signature Bank e First Republic, una serie di shock che ha innescato una crisi di fiducia soprattutto nelle banche regionali.
Il tema della liquidità è diventato prioritario per i principali protagonisti del settore.
Per evitare di trovarsi a corto di "contanti" in uno scenario macroeconomico che promette tassi elevati ancora per parecchio tempo, le banche statunitensi sono tornate ad accumulare grandi quantità di liquidità per contrastare i rischi di un rallentamento dell'economia, i potenziali deflussi di depositi e l'incombente inasprimento della regolamentazione, un mix di fattori che potrebbe avere un impatto in particolare sugli istituti di medie dimensioni.
"Si tratta di una risposta logica a un'economia in rallentamento e, in particolare, a uno scenario in cui si assiste a un deflusso di depositi e si ha bisogno di conservare la liquidità", ha spiegato David Fanger, vicepresidente senior dell'agenzia di rating Moody's.
"Quello che è successo a marzo è stato un grande campanello d'allarme", ha aggiunto.
Il crollo di Silicon Valley Bank (Svb) e di Signature Bank ha innescato un massiccio ritiro di depositi e ha posto nuovamente l'attenzione sulla salute finanziaria degli istituti di credito.
Più di recente S&P ha tagliato i rating e rivisto l'outlook di diverse banche statunitensi, a seguito di una mossa simile da parte di Moody's.
Complessivamente gli asset liquidi delle banche statunitensi ammontavano a 3.260 miliardi di dollari al 23 agosto, con un aumento del 5,4% rispetto alla fine del 2022.
Come mostrano i dati della Federal Reserve, questo valore supera ampiamente i normali livelli pre-pandemia, anche se è in calo rispetto alle settimane immediatamente successive ai fallimenti bancari di marzo.
Le attività liquide presso gli istituti di credito di piccole e medie dimensioni sono aumentate del 12% rispetto all'inizio dell'anno; presso le 25 banche più importanti del Paese, le disponibilità in contanti sono aumentate di circa il 2,9%.
Effetto
Analisi Tecnica. Il quadro ha subito un drastico shock dovuto al fallimento di SVB e alla crisi di FRB, ma la tendenza di fondo rialzista, evidenziata…
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