BANCHE ITALIANE - Windfall Tax: Erario a bocca asciutta dopo la revisione. L'Analisi Tecnica di Websim

le banche sarebbero propense a rafforzare il patrimonio

banche websim 5

Fatto

L'indice Ftse del settore bancario italiano sta dimostrando un'ottima resilienza nel pieno della bufera che ha travolto il mercato obbligazionario.

Negli ultimi tre mesi ha messo a segno un progresso del +4%, che si confronta con il modesto +1% messo a segno dall'indice Stoxx Banks e con ben più deludente -4,50% registrato dall'indice Stoxx globale.

Nel 2023 le banche italiane conservano un'ampia sovraperformance rispetto alla media del settore europeo, +26% vs +12,20%, facendo la doverosa precisazione che l'indice Stoxx Banks ha scalato la classifica nell'ultimo periodo, arrivando a piazzarsi al terzo posto dopo Retail e Media.

Unicredit +62%, BPER +47%, Banco BPM +37%, sono i tre titoli migliori del settore in Europa.

Windfall Tax

Il Governo ha rivisto profondamente la Windfall tax. La nuova versione sembra impattare quasi marginalmente sulle banche.

Reuters riporta che l'Italia potrebbe perfino incassare un gettito "prossimo allo zero" dalla tassa sulle banche dopo che il governo ha dato agli istituti di credito la possibilità di aumentare le riserve anziché versare l'imposta. Lo hanno segnalato tre fonti vicine al dossier.

Senza disposizioni vincolanti su livelli di capitale e politiche di distribuzione nel testo emendato della norma, sarebbe difficile per le banche giustificare agli azionisti il pagamento dell'imposta quando invece possono aumentare la base patrimoniale trattenendo la liquidità in bilancio, hanno detto le fonti.

In base ai nuovi termini annunciati dal governo, le banche possono infatti decidere se versare l'imposta oppure accantonare a riserva non distribuibile "a tal fine individuata" un ammontare pari a due volte e mezza la tassa.

Sebbene vincolati in una posta di bilancio specifica, nel caso di accantonamento i fondi restano di proprietà degli azionisti in quanto riserva a bilancio mentre la tassa comporta una fuoriuscita di cassa il cui pagamento il cda dovrebbe giustificare.

Lo stesso ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, parlando il 27 settembre scorso, ha detto che la versione finale della norma configura "una grande operazione di politica industriale bancaria al termine della quale le banche italiane saranno le più solide d'Europa".

Inoltre, ha ricordato il ministro, "il governo non ha mai previsto e non ha mai utilizzato per i saldi di finanza pubblica né nella prima versione, né nella seconda, il gettito dell'imposta sulle banche".

Per come è scritta la norma, inoltre, gli istituti di credito possono ricorrere a operazioni di buyback e ricomprare un numero di azioni tale da assicurare nel tempo un aumento dei dividendi per azione equivalente all'accantonamento in eccesso, dicono le fonti.

A livello teorico, le banche potrebbero anche decidere di distribuire un importo equivalente all'intera riserva addizionale, ma politiche di remunerazione del capitale così aggressive - se non dilazionate nel tempo - potrebbero non passare il vaglio della Bce, secondo una delle fonti, nonché, aggiunge un'altra fonte, configurare il rischio di un abuso del diritto contro cui la norma stessa mette in guardia.

Effetto

Analisi Tecnica. L'indice del settore bancario italiano ha avviato una fisiologica fase correttiva una volta avvicinata la parte alta del canale cresc…

Iscriviti a Websim per continuare a leggere

Non perdere questa occasione, iscriviti a Websim e riceverai 1 mese di prova del Pass Exclusive. Potrai decidere successivamente se acquistare uno dei nostri abbonamenti o meno.


 Team Soluzioni di Investimento

I professionisti del team Investment Solutions di Websim