BANCHE ITALIANE - Chiudono la settimana sui massimi dal 2011

Fatto

L'indice Ftse Italian Banks ha portato a termine la settimana sui massimi dal febbraio 2011 con un balzo del +3,80%, che ha confermato la tendenza a sovraperformare gli altri settori e di conseguenza la borsa principale.

Il guadagno da inizio 2024 è del +50% (ad esso occorrerebbe aggiungere il dividendo medio staccato nel periodo) vs +13,00% del FTSEMIB e +21% dell'indice Stoxx Banks, peraltro miglior settoriale europeo.

La stampa internazionale dedica ampio spazio alla questione Unicredit/Commerzbank.

La Germania starebbe lavorando per fermare la possibile acquisizione di una delle maggiori banche nazionali da parte del gruppo milanese, una mossa che metterebbe il governo tedesco in rotta di collisione con l'Italia e con le autorità di regolamentazione europee, che si sono espresse spesso a favore di fusioni cross border.

Intanto, ed è già più comprensibile, il sindacato tedesco Ver.di ha dichiarato che si opporrebbe a una fusione transfrontaliera per Commerzbank anche se l'offerente non fosse una banca italiana come Unicredit , lo ha dichiarato sabato a La7 Frederik Werning, rappresentante del sindacato e membro del Supervisory Board della banca tedesca.

Si è parlato anche di un progetto di fusione con Deutsche Bank che, a nostro giudizio, sarebbe il più deleterio per la banca acquisita, in quanto le aree di sovrapposizione e quindi di taglio dei costi sarebbero notevoli.

Le banche italiane figurano ai primi posti in termini di performance annuale all'interno dello Stoxx Banks europeo, composto da 48 membri.

BPER è terza con un +94%.

MPS è seconda con un +75%.

Unicredit è quarta con un +63%.

Intesa SanPaolo è decima con un +47%.

Effetto