BANCHE EUROPA - Si portano sui massimi dal 2018

Fatto

L'indice Stoxx Banks ha avviato il 2024 portandosi sui massimi dal giugno 2018, così come l'indice Ftse delle Banche Italiane si è spinto sui massimi degli ultimi otto anni. 

Il guadagno dei due è rispettivamente +2,20% e +5%.

Numeri più solidi del previsto sui nuovi occupati non agricoli Usa di dicembre hanno raffreddato le aspettative di un rapido decremento del costo del denaro da parte della FED, fornendo sostegno alla tesi che "i tassi resteranno più alti più a lungo".

Uno scenario che favorisce idealmente le banche.

Gli esperti di Unicredit si attendono ora che la banca centrale statunitense effettuerà il primo taglio del costo del denaro a giugno e non a marzo come scontato in precedenza dai mercati.

Lo strumento Fedwatch del CME mostra che i trader scontano oggi una probabilità di quasi il 63% di un taglio di 25 punti base a marzo, in calo rispetto alla probabilità del 74% vista la scorsa settimana.

Anche in Europa, è probabile che i consiglieri della BCE si atterranno nei prossimi interventi, in agenda nel corso della settimana, alla recente retorica secondo cui è troppo presto per parlare di tagli dei tassi ed è necessario tenere sotto osservazione l'evoluzione del quadro macro prima di decidere.

L'inflazione della zona euro, è cresciuta a dicembre e potrebbe ancora salire nella prima parte del 2024. Gli ultimi dati sembrano confermare la previsione della BCE secondo cui l'indice dei prezzi al consumo ha toccato il punto più basso a novembre e ora si stabilizzerà tra il 2,5% e il 3%, al di sopra dell'obiettivo del +2% fissato da Francoforte.

Le scommesse di mercato su una riduzione dei tassi da 25 punti base alla riunione di marzo sono scese al 45%, mentre un taglio è prezzato pienamente per aprile. Per l`intero 2024 gli investitori sono passati a scontare un calo di 142 punti base dai 168 punti base previsti a fine dicembre.

Effetto