BANCHE EUROPA - Scenari M&A in Nord Europa

Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di consolidamento tra banche del Nord Europa.

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Fatto

L'indice Stoxx Banks è poco mosso oggi e da inizio 2024. L'anno era partito con i nuovi massimi dal giugno 2018, nella prospettiva di uno scenario di "tassi più alti più a lungo".

Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di consolidamento tra banche del Nord Europa. 

Deutsche Bank  ha recentemente intensificato le deliberazioni interne sulla possibilità di acquisizioni che coinvolgano istituti di credito europei tra cui Commerzbank  e ABN Amro Bank, mentre il Ceo, Christian Sewing, esplora modi per aumentare la valutazione del suo istituto di credito.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, però, Deutsche Bank non ha ancora formalmente incaricato nessuna banca di investimento per approfondire il tema né ha tenuto colloqui con nessuno degli istituti di credito europei sulla sua lista di potenziali obiettivi.

L'ipotesi è stimolante, anche se sono parecchi gli ostacoli da superare, a partire dal via libera da parte delle autorità di regolamentazione.

Secondo gli standard attuali, inoltre, la banca acquirente deve rivalutare le attività e le passività della banca target al valore corrente di mercato. Secondo le stime, per esempio, l’acquisizione di Commerzbank potrebbe comportare una svalutazione di asset superiore ai 10 miliardi di euro.

Su un altro fronte, la Germania ha detto che sta valutando tutte le opzioni per raccogliere fondi attraverso la vendita di partecipazioni nelle oltre 100 società che possiede. Anche se la vendita del suo residuo 15% in Commerzbank (poco più di 2 mld di euro ai prezzi attuali) non è imminente, il ministro delle Finanze Christian Lindner è aperto a una cessione e, in ultima analisi, preferirebbe che il governo uscisse dalla banca, secondo quanto riferito da una persona a conoscenza della sua opinione.

Una fusione con Commerzbank consentirebbe a Deutsche Bank di diversificarsi ulteriormente dai volatili guadagni dell'investment banking e di rafforzare la stabilità a lungo termine dell'istituto di credito, altro fattore che potrebbe influenzare il governo tedesco, ha detto la fonte, parlando a condizione di anonimato.

Per quanto riguarda il quadro macro, questa settimana l’attenzione degli operatori sarà rivolta in particolare al discorso della presidente della BCE, Christine Lagarde, al World Economic Forum a Davos.

Gli operatori si aspettano che il primo taglio del costo del denaro in Eurozona possa essere effettuato già ad aprile, la maggior parte dei banchieri centrali ritiene invece più realistico che la prima riduzione arrivi a giugno.

La BCE inizierà a ridurre i tassi di interesse non appena sarà convinta che l’inflazione si stia avvicinando al suo target del 2%, ha affermato Lagarde la scorsa settimana.

Ad oggi gli operatori si aspettano una riduzione complessiva di 150 punti base nel 2024 (sei tagli da 25 pb). 

Effetto

Analisi Tecnica. Il quadro del settore bancario europeo è in progressivo miglioramento, sorretto dalla trendline crescente sotto evidenziata. Nuovi se…

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