GAS NATURALE - Uno strumento per scommettere sulle tensioni in Europa
Il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato nel febbraio 2022, ha cambiato profondamente i mercati del gas naturale in Europa.

Fatto
L'interruzione del transito del gas russo attraverso l'Ucraina a partire dal primo gennaio ha riportato sotto i riflettori il Gas Naturale UE (TTF): lunedì il prezzo è sceso di circa il -4% a 47,30 euro/mwh, allontanandosi dal picco record del 2 gennaio toccato a 51 euro.
Anche se la UE ha più volte rassicurato sulle forniture, permane ancora qualche timore sulla capienza degli attuali livelli di stoccaggio per superare questo inverno senza problemi, soprattutto se le temperature medie tenderanno ad alzarsi. Per questo, il prezzo resta nell'area dei massimi da oltre due anni.
Il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato nel febbraio 2022, ha cambiato profondamente i mercati del gas naturale in Europa.
I flussi dalla Russia all'Europa occidentale, che in passato rappresentavano la principale fonte della regione, sono ormai trascurabili. Questa dipende molto di più dai gasdotti norvegesi e dalle importazioni globali di gas naturale liquefatto (GNL).
Nel corso della transizione energetica, l'Unione Europea continuerà a fare affidamento sul gas naturale. Per questo motivo, si verificheranno periodicamente forti aumenti dei relativi prezzi, in quanto il combustibile verrà utilizzato per compensare le carenze delle energie rinnovabili.
Il Dutch Title Transfer Facility (TTF) è il benchmark sul gas naturale più rappresentativo e liquido d'Europa ed è quindi lo strumento migliore per un'esposizione tattica a queste oscillazioni dei prezzi e per finalità di copertura.
Effetto
Ricordiamo che pochi mesi fa WisdomTree, un'azienda innovatrice nel settore finanziario a livello globale, ha quotato il primo ETC sul Gas Naturale TT…
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