BORSA COREA DEL SUD +0,60% La produzione cresce al ritmo più veloce da un anno

FATTO
L'indice Kospi di Seul è il più vivace di oggi nell'area Asia-Pacifico. Il bilancio da inizio anno è intorno a +5%.

I dati diffusi oggi mostrano che in gennaio la produzione industriale è salita di quasi il +3% mese su mese: il consensus era molto più pessimista a -0,8%

Al contrario, le esportazioni della Corea del Sud di febbraio, calcolate soltanto sui giorni lavorativi, sono scese di quasi il -16%, la contrazione anno su anno più forte dal giugno del 2020. 

Le scorte di semiconduttori della Corea del Sud sono aumentate al ritmo più veloce in quasi 27 anni a gennaio, sottolineando
una prolungata crisi tecnologica che sta rallentando l'economia del paese. Le scorte di chip sono aumentate del +28% rispetto al mese precedente, il più grande aumento dal febbraio 1996, ha segnalato l'ufficio statistico. Rispetto a un anno prima, le scorte sono cresciute del +39,5%.

I produttori di chip sono un fattore chiave per l'economia coreana, perchè il settore pesa per circa il 12% sulle esportazioni totali.

Le prospettive di una ripresa della domanda di chip sono offuscate dall'azione delle banche centrali globali, che sembrano decise a mantenere i tassi di interesse a livelli elevati per più tempo.

Inoltre, la Corea è sotto pressione da parte degli Stati Uniti: Washington vuole ridurre la sua dipendenza dalla Cina in termini di vendite e produzione di chip e chiede ai produttori coreani di spostare gli impianti.

La banca centrale, nel bollettino trimestrale pubblicato stanotte, mette in evidenza il pericolo rappresentato dall’inflazione: per far fronte a questa rinnovata minaccia, è necessaria una “delicata risposta della politica monetaria”. Il report arriva dopo gli avvertimenti sul ritorno del rialzo dei tassi giunti dal governatore Rhee Chang-yong. 




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