BANCHE USA - Il Tesoro non intende garantire tutti i depositi banche

L'indice KBW delle principali Banche USA ha chiuso ieri in ribasso del -4.70%, bruciando praticamente del tutto i progressi del giorno precedente (+4,95%).
Dal primo gennaio ad oggi la perdita è intorno al -21%.
La FED ha alzato ieri di 25 punti base i tassi di riferimento, ma la decisione era largamente scontata e non ha alterato l'umore degli investitori, scossi invece dalle dichiarazioni del Segretario di Stato, Janet Yellen: l'ex presidente della FED non ha aperto alla possibilità di una garanzia generalizzata dei depositi bancari.
Il focus della FED rimane sulla stabilità dei prezzi. Secondo Powell la restrizione delle condizioni di accesso al credito riuscirà a ridurre l’inflazione e a compensare una politica sui tassi più soft.
Per quanto riguarda, invece, la svalutazione degli At1 bond di Credit Suisse, la FINMA ha fornito informazioni sulle cause per cui l’autorità ha imposto a Credit Suisse di svalutare interamente tali bond.
Il trigger è legato alle clausole presenti nei prospetti dei bond che prevedevano l’opzione di completa svalutazione nel caso di “viability event” che si è realizzato nel momento in cui la SNB (banca centrale svizzera) ha fornito una linea di liquidità straordinaria a Credit Suisse.
La curva forward a 18 mesi del 3M T-Bill è scesa di 134 punti base rispetto all’attuale livello dei tassi, un livello visto nel lontano 2001 e che implica una recessione in arrivo nel 2023 oltre che un taglio dei tassi già quest'anno.