B&C SPEAKERS - Riparte a mille e rafforza il car audio

Una gestione accorta e la riorganizzazione dell’attività distributiva hanno consentito a B&C Speakers di ottenere buoni risultati sul fronte dei ricavi e della marginalità. È questo il quadro che emerge dai dati di bilancio dei primi nove mesi del 2021 divulgati nelle scorse settimane. Il periodo, infatti, si è concluso con un fatturato di 31,7 milioni di euro, rispetto ai 24,8 milioni di un 2020 condizionato dagli effetti della pandemia. In crescita anche il margine operativo lordo, arrivato a 6,1 milioni sui 4,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile per i primi 9 mesi dell’anno è stato di 3,6 milioni. 

"I risultati sono stati buoni, anche al netto di un mese di agosto che storicamente per noi non è eccezionale", spiega a Websim l’amministratore delegato di B&C Speakers, Lorenzo Coppini. "Se tutto procede come ora, in ogni caso, l’ultimo trimestre sarà in ulteriore miglioramento. Noi, come tante altre aziende, dopo la fase iniziale della pandemia abbiamo avviato una riorganizzazione del personale. Attraverso accordi consensuali, ci sono stati alcuni prepensionamenti che abbiamo sostituito con giovani che si stanno rivelando molto motivati". Il personale, ora, ha quasi raggiunto il livello precovid e conta circa 190 persone. 

L’azienda quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, fondata nel 1946, è attiva nel settore della progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione di trasduttori elettroacustici ad uso professionale. Oltre a progettare e distribuire componenti a marchio B&C, l'azienda fornisce anche componenti OEM (sistemi o componenti utilizzati nei prodotti finali di altre aziende).

La stretta su concerti, feste ed eventi culturali osservata nella pandemia ha certamente limitato il potenziale di B&C Speakers. Ma, in vista del biennio 2022-2023, gli analisti finanziari prevedono una forte ripresa del settore soprattutto in paesi come Stati Uniti e Gran Bretagna. Già ora però, complice anche la ripresa del commercio globale, l’azienda procede a passo svelto. "Stiamo marciando a grande velocità", conferma Coppini, "al momento il tema principale è la mancanza di materie prime e l’approvvigionamento molto caotico. In generale arriva sempre tutto, ma non c’è certezza sui tempi di consegna, principalmente a causa dei problemi che sta incontrando la logistica".

C’è anche un altro aspetto che ha favorito B&C negli ultimi due anni e che fornirà spunti espansivi per il futuro: "La stretta sugli eventi live ha fatto sì che ricavassimo meno dal mercato tradizionale, nonostante ciò abbiamo continuato a vendere comunque tanti altoparlanti. In particolare, il mercato car audio (per settore car audio si intendono i secondi impianti sulle auto, ndr) ci ha dato un grande sostegno durante l’anno del covid, ed è un settore che in futuro presidieremo con maggiore consapevolezza dei nostri mezzi ed alla ricerca di nuove quote di mercato".

L’azienda realizza la maggior parte del fatturato tra Europa, Stati Uniti e Cina. Oltre allo stabilimento produttivo di Bagno a Ripoli, nei pressi di Firenze, ed a quello reggiano della controllata Eighteen Sound,  B&C ha anche centri distributivi (di proprietà) negli Stati Uniti e in Brasile e i suoi prodotti sono distribuiti in tutto il mondo. Da non dimenticare che, a partire dal 2021 la struttura distributiva europea è stata accentrata presso la controllata Sound&Vision (con sede anch’essa a Reggio Emilia) che si occupa della commercializzazione di tutti i marchi del gruppo, B&C, 18S e Ciare.

Durante l’anno il Gruppo ha avuto la capacità di leggere la situazione che si stava delineando sui mercati. "Siamo stati bravi a tamponare le falle e abbiamo aumentato i listini quando era necessario farlo. Ora stiamo lavorando per allargare la nostra base di fornitori in modo da non dover dipendere da singoli fornitori né da specifiche aree geografiche. Questo progetto garantirà maggiore efficacia nelle forniture senza ridurre la qualità degli approvvigionamenti".

Il risultato di tutte queste mosse ha portato alla ripartenza e delineato buone aspettative per il 2022. “Prevediamo che già nel mese di gennaio partiremo molto bene", è sicuro Coppini, "in più, a differenza del passato, abbiamo già ora una visibilità molto buona su tutto il primo semestre del prossimo anno".

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