8 mesi complicati ed unici, dice il consulente

Il rabbioso ritorno dell’inflazione su livelli che non si vedevano da mezzo secolo ha costretto anche i consulenti finanziari italiani a rivedere le strategie di allocazione del capitale dei clienti. 

Il marchigiano Filippo Scarpini racconta a websim.it di essersi trovato in una situazione un po’ paradossale. “Ho raccomandato un aumento dell’esposizione ai mercati, soprattutto alle azioni, a persone che in questi mesi avevano subìto un ridimensionamento del potere d’acquisto. Non è stato semplice convincerli del fatto che in questi momenti è opportuno ignorare il contingente ed allungare l’arco temporale dell’investimento”.

Per quanto riguarda l’azionario, il consulente consiglia un bilanciamento tra Wall Street, Asia-Pacifico ed Emergenti, “con poco spazio per Europa, soprattutto l’Italia”. Ma la caduta quest’estate del governo Draghi, o la crisi del gas, c’entrano poco con la decisione di sottopesare il mercato azionario domestico. “Ricordo sempre ai clienti, soprattutto a quelli che mi chiamano per commentare le discese di Piazza Affari, che il FtseMib vale meno dell’1% della capitalizzazione mondiale”.

Scarpini riferisce che anche in questi primi otto mesi del 2022, “complicati e unici”, ai clienti preoccupati da una discesa che non ha risparmiato i beni rifugio come le obbligazioni, ha risposto con gli argomenti della pianificazione ragionata: “a tutti dico che il focus non deve essere sul rendimento di breve periodo, deve essere sugli obiettivi di vita, su se stessi”.

Una volta chiarite le intenzioni, si passa al portafoglio su misura, “che deve tener conto di certo degli aspetti patrimoniali ed anagrafici”.

Scarpini riferisce che la clientela più giovane ha un occhio di riguardo per gli investimenti conformi ai criteri dell’etica, del rispetto dell’ambiente e della governance, più si sale con l’età, meno il tema ESG interessa.

Come si arriva ai millenials, quelli che sono diventati maggiorenni a cavallo del 2000 ed oggi cominciano ad avere una importante capacità di investimento?

L’approccio vecchio stile non funziona più, per parlare con loro bisogna entrare nel loro mondo, quello delle Rete. Il consulente nativo di Senigallia dice di essere attivo in questo ambito, soprattutto nel mondo social: “Puoi anche essere molto bravo, ma se non sei lì, non ti conosce nessuno”.

Scarpini conclude commentando il recente dato sulla ricchezza finanziaria degli italiani, calcolata da FABI, il sindacato autonomo dei bancari, in 5.000 miliardi di euro, quasi tre volte il Pil. Una parte molto rilevante di questa massa enorme, pari a 1.600 miliardi di euro, è lasciata parcheggiata sui conti correnti. “Il fatto che ci sia tutta questa liquidità non investita rimanda probabilmente anche ad un’inefficacia della nostra azione commerciale, soprattutto con lo zoccolo duro che ritiene più sicuro il materasso, ma posso dire che non è semplice convincere queste persone ad investire. Per finire, non mi pare che negli ultimi mesi questa situazione sia cambiata: non ho visto una corsa agli investimenti, così come non ho visto tanta voglia di smontare i portafogli e passare alla liquidità”.

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