TREASURY BOND 10 ANNI al 2,0% di rendimento. L'attesa è stata premiata, finalmente si compra

Lo scorso mese i prezzi al consumo degli Stati Uniti sono saliti del 7,5% su base annua, andando oltre le stime degli economisti ferme a +7,3%. Il dato sull'inflazione USA, cresciuta al ritmo pù rapido dal 1982, ha messo sotto scacco tutto il comparto obbligazionario dei governativi statunitensi. 

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è andato oltre la soglia psicologica del 2% per la prima volta in due anni e mezzo. Adesso siamo al 2,01%. 

Il Treasury 2 anni (oggi 1,54%) ha messo a segno la salita giornaliera più ampia dal 2019. 

Intervistato da Bloomberg, subito dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo, il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard, noto falco, ha affermato di essere a favore di un immediato avvio del percorso dell’ aumento dei tassi di interesse, in modo da arrivare a luglio con i tassi all’1%. “Ero già molto hawkish ma lo sono sempre di più”. Bullard prevede tre aumenti nelle prossime tre riunioni, con l’avvio della riduzione del bilancio della Fed a partire dal secondo trimestre.

"L’inflazione è diventata la principale fonte di preoccupazione per i governi e per le banche centrali, superando anche le problematiche legate alla pandemia, ma non credo proprio che le lancette siano tornate indietro nel tempo fino agli anni '70 del secolo scorso», dice Jan Hatzius, il chief economist di Goldman Sachs, nell’intervista pubblicata stamattina da Il Sole 24Ore. 

Goldman Sachs prevede sette aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve da 25 punti base ciascuno per quest'anno, più dei cinque stimati in precedenza, in un aggiornamento dopo i dati sull'inflazione usciti ieri.

Hsbc prevede un rialzo di 50 punti base a marzo e altri quattro aumenti da un quarto di punto nel 2022. "In totale si assisterà a un aumento dei tassi pari a 150 punti base quest'anno, rispetto alle nostre precedenti previsioni di tre rialzi da 25 punti", ha affermato l'ufficio studi.

Deutsche Bank stima un incremento di 50 punti base a marzo e altri cinque da 25 punti base per il 2022, con un rialzo in tutte le riunioni della Fed tranne quella di novembre, per un totale di 175 punti base nel 2022.

Antonio Cesarano, global strategist di Intermonte Sim, ha scritto in una nota che la Fed ha di fronte due ipotesi di intervento. La prima, "un rialzo più marcato di 50 pb il 16 marzo, ipotesi che il mercato attualmente stima a poco più del 50%. Si tratterebbe del primo ciclo di rialzo tassi della storia a partire con un aumeno di 50 anziché 25 pb.  Si tratta di una decisione che potrebbe però accelerare il trend di flattening della curva, che sul segmento 5/30 anni è già sotto i 40 pb, aumentando i timori di un rallentamento molto forte, al limite di rischio recessivo nel corso di 18/24 mesi nel caso di azzeramento/inversione della curva". Per questa ragione, prosegue Cesarano, "la Fed potrebbe pertanto optare per un rialzo di 25 pb, accelerando la discussione invece sulla riduzione del bilancio che, intervenendo sul tratto più a lungo termine della curva, tenterebbe di limitare il flattening".

Analisi tecnica

Graficamente, l'immagine sotto mette in rilievo la rapida risalita del rendimento del Treasury Note 10 anni, passato in pochi mesi da 0,50% (area del minimo storico) a 2,0% di oggi. 

Operatività. La nostra pazienza è stata premiata. Da quasi due anni sosteniamo che la ripartenza dell'economia globale deve necessariamente avere ricadute sul livello dei prezzi. Probabilmente qualche errore di sottovalutazione da parte dei governi sull'intensità e sulla rapidità della ripresa ha fatto sì che l'inflazione in questi mesi abbia corso ben più delle aspettative, specie per via dei costi dell'energia. 

E' stata raggiunta una prima soglia discriminante di estremo interesse per cominciare a impostare acquisti su questa scadenza temporale in area 2,0% in ottica di diversificazione di portafoglio. 

 

Per investire in ottica speculativa LONG/SHORT sulla scadenza decennale sono disponibili i seguenti:

WisdomTree US Treasuries 10Y 3x Daily Leveraged
Isin: IE00BKT09032 

WisdomTree US Treasuries 10Y 3x Daily Short
Isin: IE00BKS8QT65 

I due strumenti forniscono un rendimento totale composto triplo rispetto alla performance giornaliera long/short dell'indice BNP Paribas US Treasury Note 10Y Future, che replica i futures sui titoli del Tesoro USA decennali. Leggi il documento KID.

Inoltre, per investire sulla parte breve della curva dei titoli di Stato statunitensi, in modo da approfittare di un eventuale rafforzamento del Dollaro, uno degli strumenti messi a disposizione del mercato è il seguente ETF: 

SPDR® Barclays 1-3 Year US Treasury Bond 
Isin: IE00BC7GZJ81
Da inizio 2022: -2,50%.
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance dei Treasury Bond Usa con una maturità media tra 1 e 3 anni tramite l'indice Barclays 1-3 year US Treasury Bond. Costo annuo 0,15%. Distribuisce un dividendo semestrale. La variazione del prezzo dell'ETF è sensibile alla oscillazione del Dollaro Usa: prezzo in crescita in corrispondenza di una rivalutazione del Dollaro. Leggi il documento KID.

Per investire sulle scadenze più lunghe (quindi più rischiose perchè soggette a maggiori variazioni di prezzo) sono disponibili altri strumenti specializzati. Segnaliamo i seguenti:

SPDR® Barclays 7-10 Year US Treasury Bond 
Isin: IE00BYSZ5T81
Da inizio 2022: -5,90%.

SPDR® Barclays 10+ Year US Treasury Bond 
Isin: IE00BYSZ5V04 
Da inizio 2022: -8,0%.

Obiettivo dei due ETF è replicare la performance dei Treasury Bond Usa con una maturità da 7 anni in su replicando i rispettivi  indice benchmark elaborati da Barclays. Costo annuo 0,15%. Entrambi distribuiscono un dividendo semestrale. Leggi il documento KID.

C'è anche la possibilità di investire sul segmento Corporate USA tramite il seguente:

ETF Franklin LibertyQ Usd Investment Grade Corporate Bond
Isin: IE00BFWXDX52 
Da inizio 2022: -5,50% 
Obiettivo dell'ETF è quello di replicare l'andamento dell'indice Bloomberg Barclays US Corporate Investment Grade Total Return. Valuta di denominazione Usd. Valuta di quotazione Euro.  Commissioni totali annue 0,35%. Distribuisce un dividendo semestrale. Il 22% circa dei titoli ha scadenza superiore a 20 anni. Leggi  il documento KID. 


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