SETTORE UTILITY - UE: accordo notturno sul contenimento del costo di gas e energia elettrica

L'indice Stoxx del settore Utility europeo perde l'1,5% circa, in linea con l'andamento debole dell'indice Stoxx globale. 

Da inizio anno -22%, leggermente peggio del -19,50% registrato dall'indice globale. 

Il Gas Naturale europeo scende del -7% e scivola a 117 euro per mwh, a ridosso dei minimi degli ultimi quattro mesi toccati martedì scorso a 107 euro. Su questi livelli si potrebbe chiudere l'ottava settimana di calo consecutivo con un bilancio provvisorio intorno al -17%. 

Nel corso della notte, al termine di una riunione fiume, i leader dell’Unione Europea hanno trovato un’intesa di massima sul contenimento del prezzo del gas e dell’energia elettrica. 

"Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sull'energia. Prevalgono unità e solidarietà. Si è concordato di lavorare su misure per contenere i prezzi dell'energia per le famiglie e le imprese". Lo ha annunciato su Twitter il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. 

In concreto non c’è ancora nulla, visto che la palla è ora nelle mani dei ministri dell’Energia dei rispettivi paesi. Saranno loro a presentare “urgentemente le decisioni concrete”. 

Pare che la Germania abbia accettato il principio del price cap, limite che aveva respinto fin da questa primavera, lo scrive stanotte il Financial Times.

"Le prossime due, tre settimane sono quelle che permetteranno alla Commissione Europea di esprimersi molto chiaramente sul meccanismo" di un tetto al prezzo del gas. 

Lo ha detto il presidente francese Emmanuel  Macron al termine della prima giornata di lavori al vertice Ue. "A fine ottobre, inizio novembre avremo questo meccanismo che potrà essere esplicitato e dunque implementato. E, in particolare sul corridoio di prezzo sul gas e di solidarietà finanziaria penso si possa andare molto spediti”.

Si dovrebbe procedere verso il “temporary dynamic price corridor” sui prezzi sulle transazioni di gas naturale, così come sull'acquisto di gas congiunti e regole di solidarietà predefinite tra i paesi dell'UE che affrontano un'emergenza. In sintesi si prevede:

1) un nuovo benchmark entro l'inizio del 2023 che rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas; 

2) un corridoio dinamico di prezzo di carattere temporaneo per le transazioni di gas naturale allo scopo di limitare immediatamente episodi di prezzi eccessivi del gas;

3) un quadro temporaneo dell'UE per fissare un tetto al prezzo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica, compresa un'analisi costi-benefici; 

4) la mobilitazione degli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'UE (la priorità immediata è proteggere le famiglie e le imprese, in particolare i più vulnerabili delle nostre società e, punto cruciale, viene aggiunto che è “inoltre fondamentale preservare la competitività globale dell'Unione”); 

5) misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni dell'approvvigionamento di gas, 

6) il Consiglio europeo invita poi la Commissione ad accelerare i lavori sulla riforma strutturale del mercato dell'energia elettrica.

Commento

Il comunicato riflette ampiamente i piani delineati dalla Commissione Europea all'inizio di martedì e rimane abbastanza vago da lasciare soddisfatti, almeno in parte, tutti i 27 leader. Molto importante comunque il riferimento alla necessità di preservare la competitività globale dell'Unione - voluto fortemente da Italia e Francia - che apre potenzialmente la strada a meccanismi di garanzia sulla falsariga del Sure. Ora i ministri dell'Energia dell'UE discuteranno ulteriormente le misure martedì, fornendo indicazioni alla Commissione europea per dare seguito a proposte legislative concrete nelle prossime settimane.

Quadro grafico settore Utility europeo. Il brusco cedimento, a fine settembre, del fortissimo supporto in area 350 punti ha alterato il quadro di medio/lungo periodo, provocando l'accelerazione al ribasso fino ai minimi di ottobre segnati a 304 punti. 

La fase correttiva non si è ancora esaurita, malgrado il rimbalzo successivo. Segnali di riequilibrio si vedranno con il ritorno sopra 325 punti, in prima battuta, e soprattutto con la ripresa di area 350 punti.

Operatività. Miglioriamo la visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi (le stime di bloomberg indicano un 5,20% medio a livello europeo). Si suggerisce di comprare ai livelli attuali o sfruttando eventuali pull back fino ad area 300 punti. Incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 325 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 290 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -17,50%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli. Leggi il documento KID.



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