SETTORE UTILITY - Nella tassonomia UE ci sono anche gas naturale e nucleare. L'Analisi Tecnica di Websim

E' un testa a testa tra Utility e Viaggi & Tempo Libero per la palma di peggior settore del 2021.

L'indice Stoxx del settore Utility è salito del 2,3% dal primo gennaio ad oggi, l'indice Stoxx del settore Travel & Leisure è sceso del -2,5%. Entrambi i risultati sono molto peggiori del +20% messo a segno dell'indice Stoxx globale.

Il gas naturale e il nucleare faranno parte del nuovo atto delegato per la tassonomia. Lo ha detto ieri il vicepresidente della Commissione Ue responsabile dell’Economia, Valdis Dombrovskis, durante la conferenza stampa conclusiva dell’Ecofin.

È probabile che l'Unione europea svelerà il 22 dicembre il suo piano per classificare i progetti di gas naturale e di energia nucleare secondo le sue regole sugli investimenti verdi.

Secondo alcune indiscrezioni, il braccio esecutivo dell'UE sta valutando se la classificazione sostenibile debba applicarsi agli investimenti in impianti a gas che sostituiscono il carbone ed emettono non più di 270 grammi di anidride carbonica equivalente per chilowattora. 

I progetti dovrebbero essere finalizzati entro il 2030. Una classificazione verde temporanea per alcuni investimenti in progetti di gas è richiesta da un gruppo di Stati membri principalmente nell'Europa orientale, guidato dalla Polonia. 

L'inclusione di alcuni progetti di energia nucleare nella tassonomia aiuterebbe ad attirare finanziamenti privati in nazioni come Francia e Repubblica Ceca, che prevedono di fare affidamento sull'energia atomica nella loro transizione verso l'azzeramento delle emissioni.

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 19,80x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,40%. 

Quadro grafico settore Utility europeo. 

L'indice Stoxx Utility (oggi 395 punti) è tra i pochi a non essere ancora riuscito a tornare sopra i livelli del marzo 2020 (pre-pandemia), sfiorati però in un paio di occasioni nel periodo successivo. Il primo importante ostacolo è collocato nella fascia 400-420 punti, in prossimità dei massimi toccati nel 2020 e a inizio 2021. Oltre tale livello si punterà al record storico del 2007 in area 563 punti (upside potenziale +50%). 

Verso il basso, la soglia discriminante è in area 360 punti, a ridosso della media mobile evidenziata in verde, che non a caso ha frenato la discesa e ha avviato una reazione. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce pertanto di sfruttare la debolezza attuale per acquistare utility europee in ottica di diversificazione. Scattati gli incrementi alla prima chiusura sopra 380 punti. Target finale verso 420 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 355 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno +5,90%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al secondo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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