SETTORE UTILITY - La Commissione UE presenta oggi il ‘toolbox’ contro il caro energia

L'indice Stoxx del settore Utility è poco mosso, come il resto degli indici settoriali. Resta l'unico in rosso da inizio anno con una perdita del 4,5%. L'indice Stoxx nello stesso periodo è salito del 14,50%.  

La Commissione UE presenta oggi il ‘toolbox’ contro il caro energia, raccomandando misure temporanee come il taglio delle tasse, il sostegno al reddito delle famiglie più povere, aiuti di Stato alle PMI e l'aumento della capacità di energia rinnovabile. 

Le misure per frenare gli aumenti del prezzo dell’energia messe in campo dai paesi membri in queste settimane potranno essere finanziate con i ricavi del mercato del carbonio, proprio quell’ETS che qualcuno ha provato ad additare come primo responsabile del boom dei prezzi dell’energia. 

La commissione sta inoltre analizzando l'acquisto congiunto di riserve di gas di emergenza (misura che potrebbe essere introdotta in una seconda fase). Il prezzo del gas naturale è schizzato alle stelle, dai 28 euro di fine giugno ai 113 euro per MWh di inizio ottobre.

Nessuna menzione a potenziali misure di clawback contro l'industria, come avvenuto in Spagna. Crediamo che le misure che saranno introdotte rappresentino un catalyst positivo per il settore Utilities, in particolare per Enel .

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 17,5x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,70%. Enel ha una cedola prevista intorno al 5,30% sui prezzi attuali.

Quadro grafico settore Utility europeo. 

La violenta caduta dal picco di quest'anno si spiega in parte con la prospettiva di un costo del denaro più alto (che penalizza teoricamente le aziende super-indebitate del settore) e in parte con la preoccupazione di provvedimenti da parte dei governi europei analoghi a quelli decisi da Madrid. 

L'indice Stoxx Utility è tra i pochi, forse l'unico, a non essere ancora riuscito a tornare sopra i livelli del marzo 2020, sfiorati in un paio di occasioni nel periodo successivo. 

La prima resistenza è verso la media mobile indicata in rosso, passante oggi intorno ai 380 punti, mentre l'ostacolo più importante è collocato nella fascia 400-420 punti, in prossimità dei massimi toccati nel 2020 e a inizio 2021. Oltre tale livello si punterà al record storico del 2007 in area 563 punti (upside potenziale +50%). 

Verso il basso, la soglia discriminante è in area 360 punti, a ridosso della media mobile evidenziata in verde, che non a caso ha frenato la discesa e sta provando ad avviare una reazione. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce pertanto di sfruttare la debolezza attuale per acquistare utility europee in ottica di diversificazione. Incrementare sopra 380 punti per target 420 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 355 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -1,90%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al primo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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