SETTORE UTILITY - Improbabili interventi "punitivi" del governo italiano

L'indice Stoxx del settore Utility abbozza un timido rimbalzo dello 0,3%, dal -3% di ieri, guidato dalla reazione delle società italiane: A2a +2% è il miglior titolo europeo del comparto, Enel +1,5%, Italgas +1%. Soffrono ancora i "cugini" spagnoli: Endesa e Iberdola sono in calo dell'1%. 

Sembra improbabile un intervento del governo sui margini delle utilities per il contenimento della bolletta energetica.

Il Governo italiano starebbe stringendo sul decreto anti-rincari per le bollette di luce e gas dopo il crescente pressing politico per un intervento immediato in vista dei rialzi autunnali. Oggi è in agenda una riunione a Palazzo Chigi ma il decreto non è all’ordine del giorno, probabile che il via libera arrivi la prossima settimana. Tra le ipotesi sul tavolo vi sono una sterilizzazione dell’Iva (2 mld), un ridimensionamento dell’impatto degli oneri di sistema reso possibile anche dagli introiti delle aste CO2 (che potrebbero garantire circa 2 mld) ma principalmente attraverso un trasferimento alla fiscalità generale.

Le nuove misure introdotte in Spagna per ridurre le bollette energetiche stanno creando crescenti preoccupazioni tra gli investitori su potenziali iniziative simili in altri paesi europei, inclusa l’Italia.

Al momento saremmo molto sorpresi di vedere un intervento sui margini delle utilities in Italia e crediamo che il governo possa muoversi lungo le linee suggerite dagli articoli di stampa (taglio Iva, trasferimento verso fiscalità generale, etc).

In caso di intervento sui margini idroelettrici le società maggiormente esposte sarebbero A2A (15% circa dell’EBITDA derivante dalla produzione idroelettrica), Iren (8%) ed Enel (4%).

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 18,4x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,40%. 

Quadro grafico settore Utility europeo. 

La caduta di questi giorni ha riportato l'indice verso la prima area discriminante nel range 380/360 punti, ovvero a ridosso della trendline crescente sotto evidenziata e della media mobile a 100 periodi.

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce pertanto di acquistare utility europee in ottica di diversificazione agli attuali prezzi di mercato, pronti a raddoppiare in caso di discese verso 360 punti o (in direzione opposta) alla prima chiusura sopra 420 punti. Stop loss in caso di discesa sotto 355 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno +1,30%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al primo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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