SETTORE UTILITY - GAS -7%: serve più tempo per una decisione sul price cap. L'Analisi Tecnica di Websim

L'indice Stoxx del settore Utility europeo si muove in moderato rialzo in avvio di settimana.

Da inizio anno -9,0% vs -14,0% dell'indice Stoxx 600. 

Il Gas Naturale dello snodo europeo apre in ribasso del 7% a 191 euro per mwh, sui minimi da quasi due mesi. 

Dal Consiglio Energia UE tenutosi venerdì è emerso che la maggioranza dei Paesi ritiene che ci sia bisogno di un price cap sul gas ma l’opinione prevalente è che serva più tempo per capire come debba essere attuato. 

Il Consiglio ha invitato la Commissione a proporre entro metà settembre interventi di emergenza temporanei, incluso un tetto al prezzo del gas che dovrà contribuire a limitare l’impatto degli alti prezzi del gas sui mercati elettrici Ue ed il presidente di turno del Consiglio Energia, il ministro dell’Industria ceco Jozef Síkela ha detto di essere pronto a organizzare un nuovo Consiglio Energia straordinario prima della fine del mese. 

Si è registrata invece una sostanziale unanimità del Consiglio sulle altre misure proposte da Bruxelles, che l’esecutivo comunitario presenterà formalmente martedì: 

1) creazione di benchmark alternativi al Ttf (in particolare per il Gnl);

2) limite al prezzo dell’elettricità venduta dai generatori inframarginali; 

3) obblighi di risparmio per i consumatori elettrici;

4) allentamento dei vincoli alle tariffe regolate;

5) contributo di solidarietà da parte delle compagnie oil&gas; 

6) aggiornamento del quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stato per permettere ai 27 paesi di fornire garanzie pubbliche ai fornitori di energia in crisi di liquidità.

Su tema price cap gas, la decisione di fissare un eventuale tetto al solo gas russo richiederebbe probabilmente un’approvazione all’unanimità da parte dei 27 paesi membri, mentre un eventuale cap generalizzato richiederebbe una maggioranza qualificata. 

Olanda, Austria e Ungheria sarebbero al momento contrarie a ogni forma di cap.

Quadro grafico settore Utility europeo. Il rimbalzo tuttora in corso è scattato a ridosso del fortissimo supporto in area 350/342 punti. I primi ostacoli sono posizionati sulle medie mobili evidenziate, che passano intorno a 370 e 375 punti. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi (le stime di bloomberg indicano un 4,80% medio a livello europeo). Si suggerisce di comprare ai livelli attuali, sfruttando eventuali discese fin verso area 340 punti. Incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 375 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 335 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -6,30%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al secondo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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