SETTORE UTILITY - Dettagli dalla bozza della Commissione UE per contrastare l’emergenza energetica

L'indice Stoxx del settore Utility europeo perde l'1,25 ed è il peggiore di oggi. 

Da inizio anno -9,70% vs -14,0% dell'indice Stoxx 600. 

Il Gas Naturale dello snodo europeo si muove in rialzo del 5% a 207 euro per mwh. 

Dalla bozza della proposta di regolamento della Commissione Europea sugli strumenti per affrontare l’emergenza elettrica e per un contributo solidale del settore fossile circolata ieri, sono emersi i seguenti punti:

1) un obiettivo di riduzione della domanda di energia elettrica (si parla di 5-10%) con l'obiettivo di ridurre i picchi di prezzo dell'energia elettrica e il consumo di gas da produzione termica; 

2) un cap sui ricavi di mercato per la generazione di energia elettrica da tecnologie inframarginali (incluse le attività di termovalorizzazione mentre sembrerebbero esclusi gli impianti idroelettrici a bacino) che dovrebbe porsi attorno a 180-200 Eu/MWh (un livello ben al di sopra dei livelli di picco dei prezzi orari pre-covid e superiore all'attuale LCOE degli impianti); 

3) un contributo di solidarietà nei settori del petrolio, del gas, del carbone e delle raffinerie pari almeno al 33% delle eccedenze di utili realizzati nel 2022 superiori al 20% (percentuale da confermare) rispetto agli utili imponibili medi generati nei tre esercizi fiscali 2019-2021.

Commento 

ll quadro generale è sostanzialmente in linea con le anticipazioni dei giorni scorsi. Ad una lettura preliminare e in attesa di dettagli, la proposta sembra positiva per le Utilities (Enel, Local Utilities, Renewables), mentre introduce tasse addizionali per Oil&Gas e raffinerie (Eni, Saras), con impatti ancora da valutare.

Oggi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen pronuncerà il discorso sullo Stato dell’Unione in cui illustrerà le misure di emergenza.

Quadro grafico settore Utility europeo. Il rimbalzo delle ultime sedute, scattato a ridosso del fortissimo supporto in area 350/342 punti, ha subito una battuta d'arresto a ridosso dei primi ostacoli posizionati sulle medie mobili evidenziate, che passano intorno a 370 e 375 punti, sotto attacco in questi giorni. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi (le stime di bloomberg indicano un 4,80% medio a livello europeo). Si suggerisce di comprare, sfruttando eventuali discese fin verso area 340 punti. Incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 375 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 335 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -5,20%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al secondo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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