SETTORE UTILITY +1,5% Il Gas Naturale cade a 100 euro con l'accordo del Consiglio Europeo

L'indice Stoxx del settore Utility europeo sale dell'1,5%, miglior comparto in questo avvio di settimana. Indice Stoxx globale +0,5%.
Da inizio anno le Utility perdono il -20%, leggermente peggio del -18,50% registrato dall'indice globale.
Il rimbalzo è favorito dal ridimensionamento delle tensioni sui prezzi del gas e dall'assestamento dei rendimenti di mercato.
Il Gas Naturale europeo cade in ribasso del -9% e tocca quota 100 euro per mwh per la prima volta da inizio giugno. In agosto era arrivato a 352 euro. Venerdì ha portato a termine l'ottava settimana negativa con un -19% in seguito all'accordo fra i Capi di Stato e di governo europei per mettere in atto misure urgenti.
Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha parlato di "forte e unanime impegno ad agire congiuntamente per raggiungere tre obiettivi: prezzi più contenuti, garanzie alla continuità delle forniture e proseguimento del lavoro per ridurre la domanda".
Le prossime due, tre settimane sono quelle che permetteranno alla Commissione Europea di esprimersi molto chiaramente sul meccanismo di un tetto al prezzo del gas.
La discesa del prezzo è favorita anche dal clima caldo e dalle ampie scorte accumulate dai paesi europei. Fa più caldo del solito e le temperature dovrebbero rimanere elevate in tutto il continente fino al fine mese, ritardando l'avvio della stagione del riscaldamento e permettendo ai siti di stoccaggio di continuare a essere riempiti. Alti livelli di importazione del gas liquefatto hanno contribuito a portare le riserve a livelli superiori ai loro livelli abituali.
Sul fronte tassi, in attesa del meeting della BCE di giovedì prossimo, il rendimento del Bund decennale tedesco scende sotto quota 2,40%, anche per effetto dei deludenti dati sull'andamento del settore manifatturiero emersi in mattinata.
Quadro grafico settore Utility europeo. Oggi 323,68 punti. Il brusco cedimento, a fine settembre, del fortissimo supporto in area 350 punti ha alterato il quadro di medio/lungo periodo, provocando l'accelerazione al ribasso fino ai minimi di ottobre segnati a 304 punti.
La fase correttiva non si è ancora esaurita, malgrado il rimbalzo successivo. Segnali di riequilibrio si vedranno con il ritorno sopra 325 punti, in prima battuta, e soprattutto con la ripresa di area 350 punti.
Operatività. Miglioriamo la visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi (le stime di bloomberg indicano un 5,20% medio a livello europeo). Si suggerisce di comprare ai livelli attuali o sfruttando eventuali pull back fino ad area 300 punti. Incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 325 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 290 punti.
Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti.
Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:
SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07
Da inizio anno -17,50%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli. Leggi il documento KID.
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