SETTORE UTILITY +0,6% Spagna pronta a rivedere le regole 'punitive'

L'indice Stoxx del settore Utility sale dello 0,6%, è il sesto rialzo consecutivo guidato dall'allentamento delle tensioni sui tassi di interesse e dalle news in arrivo dalla stampa spagnola. Non è un caso che i colossi iberici, Iberdrola e Endesa, siano i migliori di oggi con guadagni che sfiorano il +2%. Ad essi si aggrega anche la nostra Enel +1,5%, che è la controllante di Endesa.

Malgrado il buon momento, resta comunque l'unico settore in rosso da inizio anno con una perdita del 2,0%. L'indice Stoxx nello stesso periodo è salito del 17,50%.  

I quotidiani spagnoli riportano che il governo stia approntando un nuovo Decreto per rivedere i recenti provvedimenti "punitivi" presi nei confronti delle società energetiche al fine di contenere l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia sulle bollette. 

Il clawback del gas non dovrebbe essere applicato ai contratti bilaterali a 60 euro/MWh.

Il nuovo RDL dovrebbe essere approvato entro il 15 novembre e cambierà la controversa regola di riduzione, esentando i contratti con prezzi anticrisi per qualsiasi consumatore.

Dopo il giro di contatti con i dirigenti delle grandi società elettriche (Iberdrola, Endesa, Naturgy, EDP e Acciona) e le principali associazioni industriali, il Ministero per la Transizione Ecologica ha già delineato i cambiamenti che andrà ad introdurre nel controverso Regio Decreto Legge (RDL) del 14 settembre che prevede un taglio significativo ai profitti delle tecnologie che non emettono CO2 (nucleare, idroelettrico e rinnovabili che vanno al mercato) e hanno internalizzato il prezzo marginale del gas (profitto piovuto dal cielo o guadagno inaspettato) nel pool elettrico.

Come ha annunciato sinteticamente giovedì scorso il capo del ministero, Teresa Ribera, nel dibattito per la convalida del Rdl al Congresso, le compagnie elettriche che offrono un prezzo “ragionevole” all'industria saranno ammorbidite dal taglio. 

In particolare, secondo fonti a conoscenza del processo, i contratti bilaterali passati (prima del 14 settembre) e futuri (a partire da tale data) sottoscritti da generatori con qualsiasi tipologia di cliente (non solo industriale) saranno liberati dalla riduzione. Le modifiche alla norma saranno incluse in un prossimo nuovo regio decreto legge, che fungerà da “sviluppo” di quello ora in vigore.

Molto probabilmente, secondo le stesse fonti, questo prezzo "ragionevole" si aggirerà intorno ai 60 euro MW/h, tenuto conto che l'inframarginale della centrale nucleare è di 57 euro/MWh, cioè quello che comprende il suo costo fisso e i costi variabili e fornisce una certa redditività.

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo ancora di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 17,5x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,70%. Enel ha una cedola prevista intorno al 5,30% sui prezzi attuali.

Quadro grafico settore Utility europeo. 

L'indice Stoxx Utility (oggi 372 punti) è tra i pochi a non essere ancora riuscito a tornare sopra i livelli del marzo 2020, sfiorati in un paio di occasioni nel periodo successivo. La prima resistenza è verso la media mobile indicata in rosso, passante oggi intorno ai 380 punti, mentre l'ostacolo più importante è collocato nella fascia 400-420 punti, in prossimità dei massimi toccati nel 2020 e a inizio 2021. Oltre tale livello si punterà al record storico del 2007 in area 563 punti (upside potenziale +50%). 

Verso il basso, la soglia discriminante è in area 360 punti, a ridosso della media mobile evidenziata in verde, che non a caso ha frenato la discesa e sta provando ad avviare una reazione. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce pertanto di sfruttare la debolezza attuale per acquistare utility europee in ottica di diversificazione. Incrementare sopra 380 punti per target 420 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 355 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -0,60%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al primo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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