SETTORE UTILITY -1,80% UE: tetto al prezzo del gas russo e all’energia elettrica rinnovabile?

L'indice Stoxx del settore Utility europeo perde l'1,8%, poco meno dell'indice globale Stoxx 600.

Da inizio anno -13,0% vs -16,0% dell'indice Stoxx 600. 

Secondo La Repubblica, il Consiglio Europeo dei Ministri dell’Energia che si terrà il prossimo 9 settembre si troverà sul tavolo il seguente pacchetto di proposte: 

1) tetto al prezzo dell’energia elettrica non prodotta dal gas (sostanzialmente una prima forma di “disaccoppiamento” dei costi di produzione di energia rispetto alle fonti rinnovabili);

2) tetto al prezzo del gas acquistato dalla Russia (soglia indicata tra gli 80 e i 110 euro/MWh);

3) ulteriore analisi dei consumi per ottenere maggiori risparmi.

Inoltre, la Commissione starebbe mettendo a punto uno strumento che limiti le transazioni più speculative sul TTF.

Tutto questo dovrebbe essere definito dopo l’intervento di Von Der Leyen a Strasburgo e quindi ratificato dal Consiglio Europeo convocato a Praga il 6 ottobre.

L’eventualità di creare un nuovo fondo simile al Recovery con ulteriore debito comune per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina avrebbe invece perso chance di successo e l’attenzione si starebbe concentrando su un Fondo che ricalcherebbe il Sure e punterebbe ad aiutare i lavoratori licenziati dalle imprese messe in difficoltà proprio dai rialzi dei prezzi dell’energia.

La definizione di un cap al prezzo di vendita dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili rappresenta chiaramente un rischio per i generatori “puliti”, anche se fondamentale sarà verificare il livello del cap stesso.

Quadro grafico settore Utility europeo. Il quadro di breve è peggiorato bruscamente, dopo gli eventi di Jackson Hole e l'acuirsi della "guerra del gas", portando l'indice a sfondare in rapida successione le due medie mobili a 50 e 100 giorni. In poche battute si è ormai approdati sul fortissimo supporto in area 350/342 punti. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi (le stime di bloomberg indicano un 4,80% medio a livello europeo). Si suggerisce di comprare ai livelli attuali, sfruttando eventuali discese fin verso area 340 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 335 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -8,0%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al secondo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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