SETTORE TECH EUROPEO -2% Verso il peggior mese dall'ottobre 2008

L'indice Stoxx del settore Tecnologico europeo perde il 2% ed è il peggiore di oggi, malgrado il +5% di STM , dopo che la società dei chip ha riportato un set di risultati più forte del previsto, ma soprattutto ha offerto una guidance e un outlook sul fatturato 2022 ben sopra le attese. 

Da inizio anno l'indice dei Tech europei registra una perdita del -13%, quasi allineata a quella del Nasdaq (-12%), che potrebbe tradursi nel peggior biancio mensile dal 2008, se verrà confermato a fine gennaio.

Il 2021 era terminato con un guadagno del +23%, grazie a dieci mesi su dodici completati in guadagno. 

La prosettiva di un rapido aumento del costo del denaro tende a spiazzare le società ad alta crescita che hanno la parte preponderante di profitti attesi lontana nel tempo, a differenza delle società Value. 

In termini di fondamentali, il consenso raccolto da Bloomberg evidenzia un P/E medio intorno a 26x (considerando le sole società che generano profitti), nettamente superiore al P/E indicato sull'indice Stoxx globale intorno a 19,0x.  

Analisi tecnica Tech Europa. La tendenza di fondo rimane saldamente rialzista e la discesa in corso rappresenta per ora soltanto una pausa di assestamento del tutto fisiologica e utile per scaricare gli eccessi di breve. 

La brusca correzione partita dai top ventennali di novembre a 857 punti ha incontrato un primo importante sostegno in area 720 punti, dove si incrociano un supporto statico (minimo di ottobre) e un supporto dinamico (media mobile in rosso), che però non ha retto all'urto ribassista. 

L'estensione della discesa ha riportato l'indice sui livelli del giugno 2021 in area 700 punti, che non rappresenta un livello discriminante degno di nota. Più significativo il supporto in area 645 punti. 

Operatività. Si può sfruttare lo scenario di debolezza per impostare un primo acquisto, da incrementare in caso di eventuale discesa verso area 650 punti. In direzione opposta, intervenire sulla forza alla prima chiusura sopra 720 punti. Target in area 850 punti. Stop loss sotto 630 punti. 

 

L’investitore, che vuole seguire il trend del settore information technology con la massima diversificazione, trova quotati alla Borsa di Milano i seguenti strumenti:

ETF SPDR MSCI Europe Technology UCITS
Isin IE00BKWQ0K51 
Da inizio 2022: -13,0%
Lo strumento punta a replicare l’indice MSCI Europe Information Technology, nel quale sono presenti grandi e piccole aziende dell’high tech europeo. Sono comprese Svizzera, Gran Bretagna e Svezia. In più, c’è una piccola presenza di Cina (NXP Semiconductor). Punta sia sull’hardware che sul software: al primo posto c’è il produttore olandese di macchinari per chip, Asml , che da solo incide per oltre un quarto. La tedesca SAP , colosso dei sistemi gestionali per le grandi aziende e le macrostrutture, pesa per oltre il 15% sull’indice. STM è il nono titolo. Il rating di Morningstar è cinque stelle, il più alto. La spesa complessiva è pari allo 0,30% annuo. Valuta di denominazione Euro. Non distribuisce dividendi (reinvestiti). Leggi il documento KID.

ETF SPDR S&P U.S. Technology Select Sector UCITS
Isin IE00BWBXM948 
Da inizio 2022: -11,80%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance delle società più importanti del settore Information Technology e Telecommunication appartenenti all'indice S&P500. A questo scopo replica quanto più possibile l'indice S&P Technology Select Sector. Ai primi cinque posti in termini di peso percentuale troviamo nomi notissimi del mondo tecnologico Usa e mondiale. Insieme pesano per oltre il 50% del totale dell'indice: Microsoft 23,3%, Apple 19%, Nvidia 6%, Visa 3,40%, Adobe 3,0%. Leggi il documento KID.

ETF SPDR Msci World Technology Ucits
Isin IE00BYTRRD19
Da inizio 2022: -12,60%
Benchmark dichiarato: MSCI World Info Tech 35/20 Capped NR. L'obiettivo del Fondo è replicare la performance delle società del settore tecnologico quotate nei mercati sviluppati a livello globale. La spesa complessiva è pari allo 0,30% annuo. Valuta di denominazione USA. Valuta di denominazione Euro. Non distribuisce dividendi (reinvestiti). I primi due titoli sono Apple e Microsoft che insieme pesano per circa un terzo del totale. Leggi il documento KID.

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