SETTORE PETROLIFERO +0,60% Opec: domanda di greggio oltre i 100 milioni di barili nel 2022

L'indice Stoxx Oil & Gas europeo estende il brillante +2,80% di ieri, mettendosi in evidenza anche oggi come uno dei settori migliori della seduta. Nel frattempo l'indice Stoxx globale perde lo 0,2%, frenato dalle vendite in corso sui colossi del Lusso. 

Eni +1,6% si spinge su livelli di prezzo che non vedeva da 17 mesi, Saipem -0,7%, Tenaris +0,3%.

Nel frattempo il Brent sfonda la soglia dei 74 dollari per la prima volta da inizio agosto.

Nel Golfo del Messico la tempesta tropicale Nicholas è diventata un temibile uragano: l’area più a rischio è quella di Houston.

Secondo l'Opec, la domanda globale di petrolio supererà i livelli pre-pandemia nel 2022. Il cartello rivede al rialzo la domanda per il 2022 a 100,8 milioni di barili al giorno, sopra i 100,3 milioni del 2019. "Progressi nelle vaccinazioni e un aumento della fiducia nella gestione del Covid sosteranno la ripresa della domanda", ha affermato.

Sotto il profilo dei fondamentali, il settore energetico gode ancora di valutazioni molto attraenti rispetto alla media degli altri settori: Stoxx Oil & Gas P/E 21,6x, Dividend Yield 4,20% vs Eurostoxx Global P/E 25x, Dividend Yield 2,50%.  

Analisi tecnica Settore Oil & Gas  europeo 

L'indice Stoxx Oil & Gas (259) ha avviato una bella reazione dal primo sostegno discriminante in area 240 punti, che ha attenuato l'eccesso ribassista di breve. Segnali di forza saranno visibili con il superamento convinto dei top annuali a 274 punti. A quel punto il target si sposterà sui livelli pre-covid in area 326 punti.

Operatività. Si suggerisce di sfruttare lo scenario di debolezza per impostare acquisti. Primo obiettivo a 274 punti. Applicare uno stop loss prudenziale in caso di chiusura sotto 200 punti. 

 

Per investire sul settore Energy europeo, c'è il seguente ETF quotato a Piazza Affari:
Spdr MSCI Europe Energy UCITS (EUR) 
Isin: IE00BKWQ0F09 
Da inizio 2021: +20,40%
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice MSCI Europe Energy cha a sua volta investe nelle principali azioni del settore energetico europeo. I dividendi delle singole società non vengono distribuiti ma reinvestiti nel fondo (accumulazione). L’indice di spesa complessiva è pari allo 0,30% annuo. Valuta di denominazione Euro. I quattro top player che spiegano il 77% circa dell'indice benchmark sono: Royal Dutch Shell (33,0%), BP (19,0%), Total (18,0%),  Eni (7%). Leggi il documento KID.



Per investire sul settore Energy statunitense c'è il seguente ETF quotato a Piazza Affari:
SPDR S&P US Energy Select Sector 
Isin IE00BWBXM492 

Da inizio 2021: +37,0% 
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice S&P Energy Select Sector che raggruppa le società energetiche statunitensi di grandi dimensioni appartenenti all'indice S&P500. Non distribuisce dividendi. L'indice di spesa complessiva è pari a 0,15%. Valuta di denominazione Usd. I dieci top player, che spiegano quasi l'80% dell'indice benchmark sono videnziati nella tabella. Leggi il documento KID.

 

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