SETTORE AUTOMOTIVE - Il Parlamento UE conferma i target di riduzione delle emissioni al 2035

L'indice Stoxx europeo delle aziende Automotive apre la seduta in ribasso dello 0,5%, andamento allineato a quello dell'indice globale.
Nella giornata di ieri, il Parlamento Europeo ha votato per sostenere i target proposti dalla Commissione Europea di riduzione delle emissioni delle nuove auto. Tali target prevedono una riduzione delle emissioni del 100% al 2035, mentre ieri è stata rigettata la proposta per l’ammorbidimento al 90%.
La novità principale riguarda lo spostamento del decadimento dello status di piccolo produttore (Small Volume Manufacturer, SVM) dal 2030 al 2036. Ricordiamo che grazie allo status di SVM (garantito ai produttori con volumi inferiori a 10mila unità in Europa), il singolo produttore beneficia di un regime speciale concordato con l’UE. La legge non è ancora definitiva in quanto ora verrà discussa con gli Stati Membri nel consiglio dell’UE.
La votazione di ieri conferma sostanzialmente il target di riduzione delle emissioni del 100% al 2035 proposto dalla Commissione Europea lo scorso luglio.
Nessuna vera novità quindi in questo senso, mentre non pensiamo che le attese fossero per l’approvazione della proposta di ammorbidimento al 90%.
Come scritto in precedenza, la legge non è ancora finale in quanto ora verrà discussa con gli Stati Membri nel consiglio dell’UE.
Ricordiamo che per quanto riguarda Stellantis , il gruppo ad oggi è "emission compliant" su base standalone ed ha presentato un target di elettrificazione delle nuove vendite pari al 100% già dal 2030 (in anticipo rispetto al 2035 proposto dalla Commissione).
Da questo punto di vista, riteniamo che le mosse implementate dal gruppo riguardo la capacità produttiva di batterie ed i lanci di auto promessi (e che al momento stanno venendo rispettati) vadano nella direzione giusta.
L’unica novità di ieri riguarda come detto lo spostamento del decadimento dello status di SVM dal 2030 al 2036, notizia rilevante ed in senso marginalmente positivo per Ferrari , anche se l’impatto ad oggi da un decadimento immediato lo quantifichiamo in circa il 4/5% dell’EBIT.
L'indice Stoxx Automotive da inizio anno registra una perdita del 12,0%, leggermente peggiore del -10,50% registrato dallo Stoxx 600.
Analisi Tecnica. Graficamente, negli ultimi sette anni la tendenza del settore Automotive (oggi 547 punti) ha vissuto ampi movimenti rialzisti/ribassisti con una forte resistenza in area 666 punti, messa sotto pressione senza successo nelle prime settimane del 2022, e un altrettanto forte supporto verso 410 punti. La tenuta delle medie mobili di lungo periodo conforta sulle prospettive future.
Operatività. Confermiamo la visione positiva di lungo periodo. Approfittiamo delle eventuali correzioni/pull back verso la parte bassa del range per impostare acquisti sulla debolezza. Già intorno a 500 punti si può cominciare a comprare con un buon rapporto rischio/rendimento. La prima chiusura sopra 670 punti farà scattare acquisti in tendenza per target verso 800 punti. Stop loss prudenziale sotto 400 punti.
Per investire sul settore Consumer Discretionary europeo, che comprende i campioni del Luxury e dell'Automotive si può investire nel seguente ETF:
SPDR MSCI Europe Consumer Discretionary UCITS
Isin IE00BKWQ0C77
Da inizio 2022: -18,0%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Consumer Discretionary. Questo indice rappresenta tutte le azioni europee che appartengono al settore dei "beni di consumo discrezionali" (esclusi gli Alimentari). Commissioni totali annue 0,30%. Non distribuisce dividendo. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli. Leggi il documento KID.
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