PETROLIO +4% La UE potrebbe imporre un embargo al greggio russo

Brent (111,70 usd), WTI (108,50 usd). Il petrolio apre la settimana in rialzo del 4%. Il guadagno da inizio anno si amplia al +43%.
Venerdì ha portato a termine la seconda settimana negativa di seguito con una perdita del 4,50%.
Brent e WTI sono tornati entrambi abbondantemente sopra la soglia psicologica dei 100 usd il barile.
Nel corso della notte di sabato c’è stato un attacco missilistico ad installazioni petrolifere saudite da parte degli houti dello Yemen. L’operazione, che secondo Saudi Aramco non ha provocato vittime e non ha fermato le lavorazioni, arriva dopo un tentativo di mediazioni condotto da alcuni paesi del Golfo Persico.
Il Wall Street Journal scrive stamattina che nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno spostato in Arabia Saudita alcune batterie di missili intercettori Patriots. Ieri Saudi Aramaco ha annunciato un piano di incremento degli investimenti.
I prezzi sono aumentati anche in vista dei colloqui di questa settimana tra i governi dell'Unione Europea e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per una serie di vertici che mirano a rafforzare la risposta dell'Occidente a Mosca sull'invasione dell'Ucraina. I governi dell'UE valuteranno se imporre un embargo petrolifero alla Russia.
L'UE potrebbe adottare "nuove sanzioni" contro la Russia per la guerra di aggressione all'Ucraina. "E' inevitabile parlare di energia" e "in particolare possiamo parlare del petrolio" importato nell'Ue dalla Russia, fonte di ricavi per il Cremlino e "facilmente rimpiazzabile". Lo sottolinea il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri.
Le scarse prospettive di fornitura e i prezzi elevati hanno spinto l'Agenzia Internazionale per l'Energia (EIA) a delineare alcune modalità (vedi commento di venerdì scorso nella rubrica Fatti & Effetti) per ridurre il consumo di petrolio di 2,7 milioni di barili al giorno entro quattro mesi, dal car pooling a limiti di velocità più bassi e trasporti pubblici più economici. Ciò aiuterebbe a compensare i 3 milioni di barili al giorno di greggio e prodotti russi che l'IEA ha stimato sarebbero fuori mercato entro aprile.
Analisi Tecnica. Il prezzo del greggio è in ripresa dopo la caduta verticale partita due settimane fa (il Brent ha perso circa 42 usd il barile dai massimi di marzo). Una chiusura di seduta oltre 110 usd, per entrambe le tipologie, potrebbe riproporre il ritorno verso la forte resistenza grafica posizionata sui livelli massimi pre-pandemia.
Operatività. Restiamo prudenti alla luce delle forti incertezze del quadro geopolitico e dell'evoluzione della nuova ondata di Covid-19 soprattutto in Cina, grande consumatore di greggio. Riteniamo interessante posizionarci nel range 100/90 usd per gli acquisti sulla debolezza. Nuovi Strappi in direzione del range 130/139 usd saranno occasione per prendere profitto e per attivare posizioni short (al ribasso).
Per sfruttare le opportunità di trading veloce al rialzo sul Wti si può utilizzare il seguente strumento:
Da inizio 2022 +43,0%.
Lo strumento consente l'investimento Total Return sul petrolio greggio Brent con la replica dell'indice Dow Jones- UBS Brent Crude SubindexSM in aggiunta al rendimento del collaterale. Leggi il documento KID.
Wisdomtree Wti Crude Oil (EUR)
Isin GB00B15KXV33
Da inizio 2022 +41,0%.
Lo strumento riproduce la performance del DJ-UBS WTI Crude Oil Sub-IndexSM e paga il rendimento sull' interesse capitalizzato del sottostante su base giornaliera. L' indice è del tipo "Excess return" ("Rendimento addizionale"), il componente dell' interesse viene aggiunto per rendere l' investimento "Total return" ("Rendimento totale"). Leggi il documento KID.