PETROLIO -4% In Cina torna il lockdown "duro"

Brent (108,0 usd), WTI (104,0 usd) perdono oltre il 4%, estendendo la perdita della settimana scorsa (-5% circa).
Dal picco record di lunedì scorso il petrolio ha perso circa 20 usd il barile. Da inizio anno +38% circa per entrambe le tipologie.
L'attenzione degli investitori è sempre puntata all'evoluzione degli sforzi diplomatici di Ucraina e Russia per porre fine al conflitto, ma è l'impennata di casi di COVID-19 in Cina a spaventare i mercati. Per qualche giorno ci si era totalmente dimenticati della pandemia!
La Cina, il più grande importatore mondiale di petrolio e il secondo consumatore dopo gli Stati Uniti, sta assistendo a un aumento dei casi di COVID-19, poiché la variante Omicron altamente trasmissibile si diffonde a più città, innescando focolai da Shanghai a Shenzhen. I dati giornalieri hanno raggiunto i massimi da due anni con 1.437 nuovi casi confermati di coronavirus segnalati il 13 marzo.
Shenzen, la megalopoli vicina ad Hong Kong dove si trovano sedi centrali e sedi operative dell’industria dell’alta tecnologia della Cina, è in lockdown totale. Solo le attivita' essenziali per la vita quotidiana, come mercati, farmacie e istituzioni mediche, possono continuare a funzionare normalmente. Un freno e’ previsto anche per gli spostamenti: e' possibile lasciare la citta' solo se e' necessario. Foxconn, il piu' grande produttore mondiale di elettronica a contratto, ha riferito oggi la sospensione della produzione negli stabilimenti di Longhua e Guanlan a Shenzhen fino a nuovo avviso da parte del governo locale.
Sul fronte dell'offerta, l'eventuale blocco totale dell'esport russo (ipotesi per il momento molto remota) potrebbe togliere dal mercato circa 7 milioni di barili al giorno ovvero il 7% delle forniture globali.
Nel frattempo, il primo ministro britannico Boris Johnson sta cercando di persuadere l'Arabia Saudita ad aumentare la sua produzione di petrolio, ha rivelato un membro del governo.
No ci sono novità concrete sulla trattativa con l'Iran sul nucleare.
Analisi Tecnica. La crisi in Ucraina ha rafforzato il trend rialzista del petrolio e aperto la strada a una risalita sui livelli massimi pre-pandemia. Il movimento schizofrenico delle ultime sedute è legato soprattutto a componenti geopolitiche/speculative difficilmente controllabili e crediamo sia più saggio non inseguirle con nuovi acquisti. Preferiamo attendere un assestamento/correzione per scaricare gli eccessi di breve.
Operatività. Per chi ha accumulato posizioni Long sul petrolio è consigliabile sfruttare gli strappi in direzione del range 130/139 usd per prendere profitto e magari per cominciare ad attivare posizioni short (al ribasso) con estrema prudenza.
Per sfruttare le opportunità di trading veloce al rialzo sul Wti si può utilizzare il seguente strumento:
Da inizio 2022 +49,0%.
Lo strumento consente l'investimento Total Return sul petrolio greggio Brent con la replica dell'indice Dow Jones- UBS Brent Crude SubindexSM in aggiunta al rendimento del collaterale. Leggi il documento KID.
Wisdomtree Wti Crude Oil (EUR)
Isin GB00B15KXV33
Da inizio 2022 +43,0%.
Lo strumento riproduce la performance del DJ-UBS WTI Crude Oil Sub-IndexSM e paga il rendimento sull' interesse capitalizzato del sottostante su base giornaliera. L' indice è del tipo "Excess return" ("Rendimento addizionale"), il componente dell' interesse viene aggiunto per rendere l' investimento "Total return" ("Rendimento totale"). Leggi il documento KID.