PETROLIO -3% L'Europa torna a chiudersi, dubbi sulla tenuta della domanda globale

Brent (78,80 usd) e Wti (76,60 usd) accelerano in ribasso del 3%, estendendo la perdita settimanale oltre il -4%.
Su questi livelli si chiuderebbe, ed è ormai altamente probabile, la quarta settimana negativa di seguito, un evento che non si verifica dal marzo 2020, ovvero il periodo più buio dello scoppio della crisi pandemica.
Ed è proprio la pandemia a spiegare quanto sta accadendo.
L'Austria, da lunedì è in lockdown generale. Dal 1° febbraio obbligo vaccinale per tutti. Lockdown anche per i vaccinati che durerà 20 giorni e poi proseguirà per i non vaccinati. Lo ha annunciato il governo austriaco.
La Germania, prima economia europea, è a rischio. In Baviera annunciato il lockdown di tre settimane nelle aree più colpite. "Serve un freno di emergenza duro" nelle zone della Baviera più colpite dal Covid. Sarà "chiuso tutto, fino al 15 dicembre", tranne "scuole e asili infantili che saranno escluse dalle chiusure". Si tratta delle zone in cui l'indice di contagio settimanale supera i 1.000 casi positivi su 100mila abitanti. In Baviera saltano i tradizionali mercatini di Natale. Anche bar e discoteche saranno chiusi in luoghi dove i tassi di infezione sono particolarmente alti. Il rischio crescente è che tutto il Paese debba tornare in lockdown.
Anche al di fuori dell'Europa si intensificano i segnali di allarme. Otto nuovi casi locali in Cina continentale ieri. Lo ha reso noto la Commissione Sanitaria Nazionale nel consueto bollettino quotidiano. Di questi, 7 sono stati registrati a Dalian, nella provincia nord-orientale cinese del Liaoning e uno a Zhengzhou, nella provincia centrale dell'Henan. La commissione ha inoltre riferito di 16 nuovi casi importati rilevati in sette suddivisioni a livello provinciale. Alla giornata di ieri il totale dei casi importati nella Cina continentale ammontava a 9.964, tra i quali 9.578 pazienti dimessi e 386 tuttora ricoverati. Non sono stati segnalati decessi tra i casi importati.
Analisi Tecnica. Il quadro di fondo rimane saldamente rialzista, con i prezzi che continuano a gravitare nell'area dei massimi dell'anno, ma si stanno concretizzando gli allarmi da noi lanciati negli ultimi commenti e stanno per saltare le prime soglie discriminanti verso 80 e 78 usd, già sotto pressione.
Operatività. Chi ci ha seguito e ha alleggerito verso 86,7 e 84 usd, non deve avere fretta di rientrare in acquisto. Intanto, per il momento ci piazziamo in area 75 usd.
Per sfruttare le opportunità di trading veloce al rialzo sul Wti si può utilizzare il seguente strumento:
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