PETROLIO -2,5% Moderna solleva dubbi sull'efficacia dei vaccini contro Omicron

Brent (71,30 usd) e Wti (68,2 usd) aprono la giornata in ribasso del 2,5%. Quella di ieri è stata una seduta nervosa, partita con un solido rimbalzo del 6% via via riassorbito nel finale.
Su questi livelli, novembre si chiuderebbe con una perdita compresa tra il -16% del Brent e il -19% del Wti. Peggior risultato da marzo 2020, ovvero il mese dello scoppio della pandemia.
Le vendite di stamattina sono giustificate dalle parole del numero uno di Moderna , il quale ha dichiarato al Financial Times che è improbabile che i vaccini COVID-19 attuali siano efficaci contro la variante Omicron del coronavirus così come lo sono stati contro la variante Delta.
L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato ieri che Omicron rappresenta un rischio molto elevato e di conseguenza diversi Paesi hanno intensificato i limiti alla circolazione aerea.
Con queste prospettive di incertezza sulla evoluzione della domanda globale, crescono le aspettative che l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, la Russia e i loro alleati, insieme chiamati OPEC +, decida di sospendere i piani di incremento di 400.000 barili al giorno (bpd) di fornitura a gennaio. L'OPEC+ si riunirà il 2 dicembre per riconsiderare il suo piano.
"In seguito al rilascio delle riserve strategiche globali e all'annuncio di dozzine di paesi che limitano i viaggi da e per il Sudafrica e le nazioni vicine, l'OPEC e i suoi alleati possono facilmente giustificare un arresto della produzione o anche un leggero taglio della produzione", ha affermato un analista di settore.
Tuttavia, gli analisti di Citi si aspettano che l'OPEC+ continui ad incrementare la quota a gennaio. "Citi ha calcolato che l'incremento effettivo mensile dell'OPEC+ sia stato in media di 262.000 b/g invece di 400.000 b/g, data l'incapacità di tanti paesi OPEC+ di produrre quanto deliberato a causa della perdita di capacità di estrazione dovuta alla carenza di investimenti infrastrutturali".
Verrà probabilmente rimesso in discussione anche il progetto di rilascio delle scorte di petrolio da parte dei principali consumatori di petrolio.
Sul mercato pesa infine la prospettiva di una ripresa delle esportazioni di petrolio dall'Iran, a seguito dei commenti ottimisti dei diplomatici mentre lunedì sono ripresi i colloqui tra le potenze mondiali e l'Iran sul rilancio di un patto nucleare.
Analisi Tecnica. Il quadro di fondo rimane saldamente rialzista, sostenuto dalla trendline evidenziata nell'immagine sotto. La violenta caduta di venerdì, estesa con la discesa di stamattina, ha spinto i prezzi sulle prime soglie discriminanti di medio periodo.
Operatività. Approfittare dello scenario per ricomprare quanto venduto sui massimi dell'anno. Naturalmente seguiamo con attenzione lo scenario Covid per verificare se il quadro macro subirà mutamenti strutturali. Collochiamo uno stop prudenziale sotto 70 usd e 65 usd.
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